“Il Comune di Modena sta dimostrando poca attenzione al confronto con Cgil, Cisl e Uil e disattende gli impegni presi con il Protocollo firmato all’inizio di quest’anno su revisione del bilancio e relazioni sindacali”.


Così Luigi Tollari segretario generale della Uil di Modena ha aperto stamattina la conferenza stampa indetta dalle Organizzazioni Sindacali
Confederali modenesi per denunciare il malcontento e la profonda insoddisfazione per come l’Amministrazione comunale di Modena si sottrae alla concertazione sul bilancio di previsione e a dare corpo ad un percorso di relazioni sindacali per la ridefinizione delle poste di bilancio in funzione dei nuovi bisogni di cittadini, famiglie e imprese in un territorio che si sta velocemente trasformando.
“Non vogliamo fare la guerra all’Amministrazione – ha proseguito nella sua introduzione Tollari – ma il sindacato rivendica il diritto – in nome di lavoratori e pensionati che rappresenta – a giocare un ruolo attivo nella programmazione del territorio. Vogliamo incidere sulle scelte e se non avremo risposte passeremo a nuove azioni di mobilitazione”.

Poi la parola è passata a Francesco Falcone segretario generale della Cisl. “Avevamo concordato di confrontarci entro il primo semestre 2006 sulle dinamiche di spesa con l’obiettivo di ristrutturare il bilancio e adeguarlo
ai nuovi bisogni dei cittadini, delle famiglie e delle imprese. Questo confronto non è avvenuto, gli amministratori mantengono un atteggiamento
autoreferenziale. Noi insistiamo e chiediamo un percorso costruttivo, trasparente e partecipato per ridistribuire le risorse a chi ne ha più
bisogno”.
“Nei mesi scorsi avevamo sollecitato 5-600 mila euro in più per
il welfare ocale, ma il Comune, dopo averli promessi, afferma ora di non averli più a disposizione. Le risorse a Modena ci sono, il problema è decidere a chi darle. Prima di scegliere, però – continua Falcone – si tratta di discutere e disegnare insieme quale futuro vogliamo per Modena. La città cambia rapidamente, non possiamo proseguire con le politiche degli anni scorsi”.

Donato Pivanti segretario generale della Cgil ha spiegato che i Sindacati rivendicano la piena applicazione del Protocollo 2006 con il Comune,
sicuramente il più avanzato fra quelli sottoscritti sul territorio provinciale, per estenderlo a tutti gli altri Enti Locali. “Per questo non siamo più disposti ad accettare rinvii, rallentamenti e difficoltà
nell’applicazione” ha aggiunto.
“Non vogliamo essere chiamati ad una mera funzione notarile, di registrazione delle scelte fatte. Modena non è
Montefiorino e deve dare il segnale di una volontà alla concertazione condivisa con i Sindacati sulle scelte per lo sviluppo, le priorità nella programmazione del territorio, la tutela dei soggetti deboli, le politiche per l’immigrazione”.

Sulla questione delle consulenze esterne sollevate dai giornalisti in conferenza stampa Tollari, Pivanti e Falcone hanno detto che, in assenza di
regolamentazione, possono destare perplessità quelle apparse sulla cronaca in questi giorni, ma il tema delle consulenze nella pubblica
amministrazione va affrontato con “un piano di riorganizzazione della macchina comunale che valorizzi appieno le professionalità interne, preveda
piani di stabilizzazione del personale precario, rimuova il blocco alle assunzioni (fonte di esternalizzazioni e aumento del precariato), e preveda regole chiare e trasparenti per definire quanti e quali debbono essere i consulenti e le persone di fiducia di ogni assessorato. Una volta stabilite regole chiare e nel pieno rispetto delle medesime, i sindaci e gli assessori hanno il diritto di attribuire in autonomia le consulenze”.