Trasformare il patrimonio artistico della Val Samoggia in una delle più esclusive gallerie d’arte a cielo aperto – ha sottolineato Bruno Filetti Presidente di Ascom Bologna – è l’obiettivo che ha spinto l’Associazione a partecipare sempre a questa giornata di studi volta a promuovere la conoscenza del territorio, la collaborazione tra i centri studi, gli enti locali e le istituzioni accademiche.

Nell’ambito del progetto pluriennale di convegni sul territorio su tematiche storico-archeologico-artistiche, abbiamo promosso sotto l’egida della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico con la fattiva collaborazione dei commercianti e della Circoscrizione Comunale, il restauro di alcune pregevoli opere e la catalogazione di questo vasto patrimonio: un’opera mirabile che verrà alla luce grazie alla felice sinergia tra pubblico e privato che farà apprezzare la particolare geografia storica del territorio che custodisce beni preziosi immersi nella bellezza dei luoghi.
Questa iniziativa è il coronamento di un sogno – ha aggiunto Medardo Montaguti Presidente della Circoscrizione Comunale – lungo percorsi d’arte unici che ci hanno spinto alla ricerca di atmosfere particolari , di sapori, di emozioni che si trasformano in un ritorno ai valori più veri, legati alla straordinarietà del nostro territorio.

La quinta giornata di studi – prevista domenica al Centro San Teodoro di Monteveglio – e organizzata dall’Associazione Amici dell’Abbazia di Monteveglio con la partecipazione di importanti istituzioni pubbliche e private, vuole essere motivo d’incontro e di scambio culturale tra differenti e pluriennali esperienze di ricerca, ma anche un’opportunità per sensibilizzare la comunità e gli amministratori locali alla conoscenza di quanto si conserva sul proprio territorio.
Tema della giornata – ha precisato Domenico Cerami coordinatore scientifico, assieme alla collega Rita Burgio – è la presentazione di una significativa parte del ricco e poco conosciuto patrimonio artistico samoggino che annovera pregiate opere pittoriche di autori bolognesi del Cinquecento (Ramenghi, Passerrotti) del Seicento (Cavedoni, Cignani, Gessi, Spisanelli) e del Settecento (Crespi, Gandolfi, Graziani, Grossi, Marchesi, Scandellari), ma anche di pittori legati alla scuola bolognese (Cantarini), oltre che quadri di autori più antichi (Vitale da Bologna, Simone da Bologna, Cristoforo da Bologna, Lorenzo Costa), alcuni attualmente conservati presso la Pinacoteca di Bologna. In occasione della giornata di studi si ricorderà, inoltre, l’altrettanto ricco patrimonio artistico custodito presso oratori e collezioni private.

Il parterre dei relatori comprende alcuni tra i maggiori esperti del settore del patrimonio storico artistico in area bolognese, elemento che consentirà di conoscere la storia delle opere, le politiche di conservazione, tutela e valorizzazione delle stesse, oltre che le ultime scoperte nel campo delle attribuzioni e le novità d’archivio.
Ad aprire la giornata sarà il Tenente Ciro Laudonia del Comando carabinieri tutela patrimonio culturale. Nucleo di Bologna, che illustrerà le politiche di contrasto e di prevenzione attuate dai carabinieri specie in aree periferiche, come quelle della collina a della montagna bolognese.

Seguiranno in rappresentanza della Soprintendenza per i beni storico artistici e demoetnoatropologici per le province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini gli interventi di Rosalba D’Amico e di Gian Piero Cammarota, entrambi esperti conoscitori di opere d’arte provenienti dalla val Samoggia e dalla contigua val Lavino; anche in questo caso sarà illustrata la tipologia d’intervento attuata dalle istituzioni pubbliche nel territorio.
A chiudere la sessione del mattino saranno Aurelia Casagrande (Archvio storico comunale di Bazzano) e Silvia Battistini (Museo Civico Medievale di Bologna) con un contributo sulla recente scoperta di diverse pergamene miniate (secc. XII-XIII) utilizzate come copertine per i registri giudiziari del Capitanato di Bazzano.

Nella seconda parte della giornata interverranno per l’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della curia di Bologna Anna Maria Bertoli Barsotti e Mons. Gian Luigi Nuvoli, rispettivamente con un contributo sulle metodologie impiegate per la catalogazione dei beni culturali ecclesiastici e con una relazione sulla chiesa del Santissimo Salvatore di Rodiano, esempio di ricerca storica e di tutela delle opere ivi esposte.

A terminare la sessione pomeridiana sarà Alessandro Zacchi con una ricerca sulla pittura del Seicento in val Samoggia, in particolare sulle influenze di Guido Reni e le opere dei suoi allievi.

È opportuno sottolineare come molti dei contributi presentati riguardino fonti e materiali inediti e si contraddistinguano per una ricerca puntuale su singoli campioni territoriali, offrendo nell’insieme agli amministratori locali una serie di strumenti e di opzioni per avviare un virtuoso circuito culturale e turistico, mentre agli operatori culturali e agli insegnanti singolari e originali percorsi d’approfondimento sia in campo scientifico che didattico.