Nasce la guida “Senza Frontiere”: sostegno alle imprese nell’internazionalizzazioneLe possibilità di sviluppo delle piccole imprese passano sempre più spesso dalla loro capacità di penetrare nei mercati esteri, ma per farlo hanno bisogno di orientamento, stimoli e consulenza specialistica.Per questo Confartigianato Federimprese Bologna, con il contributo della Camera di Commercio di Bologna, ha creato “Senza Frontiere”, un vademecum che fungerà da bussola, un strumento di orientamento per le aziende che affrontano per la prima volta il percorso di internazionalizzazione.

Il progetto è iniziato nel 2004 con una ricerca sulle esigenze e sulle aspettative delle piccole aziende in materia di internazionalizzazione; in un secondo momento è stato creato il sito internet www.exportarti.it che fornisce tutte le informazioni necessarie alle aziende per un primo approccio con i mercati esteri: legislazione e finanziamenti, esperienze di successo, enti competenti per l’estero, fiere ed eventi. La guida “Senza Frontiere” nasce con l’idea di fornire all’azienda un vademecum con informazioni di base necessarie a chi per la prima volta accarezza l’idea di affrontare un mercato estero, ma anche con l’intenzione di fornire spunti di riflessione sull’argomento.Nei prossimi mesi la guida sarà consegnata ad imprese della Provincia di Bologna, individuate attraverso un monitoraggio della base associativa, potenzialmente votate all’export.“

La guida vuole essere un utile compendio – dichiara il Segretario di Confartigianato Agostino Benassi – che consenta alle imprese, anche quelle che ancora non utilizzano internet (ma che dovranno predisporsi a farlo al quanto prima) e non conoscono il sito www.esportarti.it, di avere tutti i punti di riferimento necessari per farsi un’idea della gamma di possibilità offerte dall’internazionalizzazione. Si tratta insomma di una bussola che consentirà alle aziende di non perdersi nell’eccesso di informazioni , spesso difficili da filtrare”.
“Senza Frontiere” – continua Benassi – è uno strumento che Confartigianato offre a quelle imprese che vogliono uscire dalla nicchia locale per confrontarsi sui mercati internazionali. Attraverso il sistema Confartigianato abbiamo già attivato solide rappresentanze presso le istituzioni europee ed internazionali in grado di supportare ogni imprenditore che vuole accettare la sfida di accedere ai mercati internazionali: ora tocca alle imprese approfittarne”.

Andamento import-export in provincia di Bologna 2° trimestre 2006I risultati del sistema imprenditoriale bolognese nel 2° trimestre del 2006 (aprile-giugno) confermano gli andamenti positivi dell’anno precedente e di inizio anno con un saldo attivo: le esportazioni hanno toccato i 2.448.157.023euro (+6% rispetto al 2005*), le importazioni 1.414.764.405euro (+0,1% rispetto al 2005) con un saldo di 1.033.392.618euro (+15,2% rispetto al 2005, +35% rispetto a marzo 2006).Analizzando le dinamiche per settore di attività si conferma il buon andamento dei prodotti trasformati e manufatti, che con un saldo positivo di 1.073.182.176 euro, fanno registrate una crescita del 13,3% rispetto allo stesso periodo del 2005;
saldo positivo anche per i prodotti delle attività informatiche, professionali ed imprenditoriali con le esportazioni in crescita del +105% mentre le importazioni settoriali sono scese del 15,7%; nuovo rallentamento per i prodotti di altri servizi pubblici, sociali e personali (-451.652 saldo trimestrale), che registrano un’accelerazione delle importazioni del +637,5%; saldi negativi per tutti gli altri settori, mentre si annulla il saldo negativo di energia elettrica, gas ed acqua.Per quanto riguarda le importazioni, si conferma fondamentale il ruolo dell’Unione Europea (+4,3% rispetto al 2° trimestre 2005), da cui proviene il 70% del valore delle merci importate nella provincia di Bologna, si assesta attorno al 12% il peso dell’Asia Orientale (+13,5%), mentre si stabilizza il peso delle importazioni dagli altri Paesi europei (7% del totale, +11,1%) e dall’America Settentrionale (4% del totale, in aumento del +25,5%).Meno rilevante il peso dell’Unione Europea per le esportazioni, anche se la metà circa del valore complessivo delle merci resta nei confini comunitari; torna a crescere invece, dopo il rallentamento di inizio anno, il peso dell’export verso gli altri Paesi europei (17%, +26% rispetto al 2005), mentre si conferma attorno al 12% il peso delle esportazioni verso l’America Settentrionale (+18%), e torna a rallentare il peso dell’export verso l’Asia Orientale (7%, -2% rispetto a marzo 2006); in termini assoluti crescono del 35,4% le esportazioni verso l’Africa, scendono del 12,5% quelle verso l’Asia Centrale e del 26% quelle verso il Medio Oriente.Per quanto riguarda i rapporti commerciali tra la provincia di Bologna e la Cina il saldo finale è negativo: -50.422.292euro in peggioramento di oltre il 112% rispetto al 2° trimestre 2005; le importazioni dal mercato cinese sono cresciute del +14,2% e rappresentano il 46% di quanto complessivamente importato in provincia dall’Asia, mentre le esportazioni rallentano del -24,4%.
Quasi tutti i principali settori fanno registrare saldi negativi mentre tiene l’export della meccanica di base (+16,4% rispetto a giugno 2005, 73% di quanto complessivamente esportato verso la Cina), macchine ed apparecchi meccanici e di precisione, da sempre interlocutori privilegiati del mercato cinese, in cerca di tecnologia avanzata non acquisibile internamente.

*il confronto è con il secondo semestre del 2005.