L’iniziativa è stata presentata alla stampa dai due presidenti, Luca Baraldi per il club e Vittorio Fini per l’associazione industriali di Modena.


L’accordo prevede una serie di servizi a disposizione delle aziende associate di Confindustria e in particolare di usufruire in occasione delle partite casalinghe della ‘Suite Hospitality’, che sarà inaugurata proprio sabato 21 in occasione di Modena- Lecce.

“Quello del Modena è un progetto importante le cui strategie condividiamo in pieno – ha spiegato Vittorio Fini-. Baraldi ha illustrato nei giorni scorsi ai nostri associati il suo piano industriale ed è stata una discussione molto interessante. A volte le società di calcio vengono accusate di non avere progetti seri, in questo caso noi crediamo nelle strategie del Modena”.

“Penso che la nostra sia la prima società calcistica a compiere un passo del genere – ha aggiunto Baraldi – Il Modena è un’azienda a tutti gli effetti, e questo accordo è la naturale conseguenza. Si tratta di un passaggio che ci permette di integrarci maggiormente nel territorio in cui operiamo. Il calcio riceve tanto dagli imprenditori ma non spende nulla. Noi ci proponiamo di dare qualcosa con la speranza futura anche di un maggiore coinvolgimento del mondo industriale”.

“Il nostro è un progetto triennale – ha aggiunto Baraldi pensando ad un Modena pronto per puntare alla serie A – ma posso assicurare che oggi la società sana e con prospettive.
Quando i nostri conti saranno a posto, nel senso che non avremo più perdite, potremo pensare di offrire qualche quota del Modena affinchè un
giorno la società possa tornare ai modenesi. Tutto questo senza dimenticare l’importanza e il valore del nostro unico azionista, Romano Amadei”.
Infine Baraldi ha svelato un retroscena relativo all’estate scorsa. “Senza i soldi di Bucchi – venduto al Napoli per 3,5 milioni – il Modena non si sarebbe potuto iscrivere al campionato. 1,8 milioni sono serviti per rientrare nei parametri richiesti”.