Sono 33 le classi degli istituti professionali modenesi nelle quali si svolgono percorsi integrati, realizzati cioè in collaborazione fra istituzioni scolastiche e organismi accreditati del sistema regionale di formazione professionale, nell’ambito di uno specifico accordo nazionale siglato tra Governo e Regioni. L’impegno economico complessivo della Provincia di Modena in questo settore è di un milione e 43 mila euro.

I percorsi integrati, attivati in forma sperimentale nel 2003 e ormai consolidati, rappresentano un’opzione educativa volta a rafforzare nei ragazzi le capacità di orientamento e di scelta, a consolidare le loro competenze di base per poter completare con successo i percorsi formativi e a favorire la loro capacità di proiettarsi nel mondo del lavoro.
“Si tratta di un’espressione compiuta, efficace sul piano formativo e percorribile sotto il profilo pedagogico, di una scuola sensibile alle specifiche esigenze educative dei giovani in transizione dalla scuola media alla scuola superiore – afferma l’assessore provinciale all’Istruzione e Formazione professionale Silvia Facchini – così come di una scuola capace di accogliere tutti e nello stesso tempo di promuovere per ciascuno un pieno successo formativo”.

Delle 33 classi coinvolte 13 sono prime (il 15 per cento degli studenti), 11 seconde e nove terze. Gli istituti professionali interessati sono otto: Corni di Modena, Vallauri di Carpi, Levi di Vignola, Ferrari di Maranello, Marconi di Pavullo, Spallanzani di Castelfranco, Morante e Don Magnani di Sassuolo. La prevalenza è nell’indirizzo industriale, ma vi sono anche percorsi inseriti negli indirizzi turistico-commerciale e agrario.
I monitoraggi realizzati annualmente dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con autonomie scolastiche ed enti locali, hanno dimostrato che i corsi integrati rappresentano una soluzione utile per contrastare gli abbandoni e contenere la dispersione scolastica.