“Quando Maurizio Albertini, il coordinatore artistico del concerto, è venuto da me per parlarmi dell’iniziativa mi ha detto: quella sera ci commuoveremo tutti”. In questo modo l’assessore alla cultura del Comune di Sassuolo Stefano Cardillo introduce “How Many Roads…How Many Seas”: il concerto ad ingresso gratuito che si terrà giovedì 26 ottobre, alle ore 21 presso il Teatro Carani di Sassuolo.


Già il titolo del concerto, tratto dalle prime due strofe di “Blowin’g in the wind” la dice lunga su quello che vuole essere un tributo particolare al “poeta prestato alla musica”, Bob Dylan, che ha saputo coinvolgere e appassionare tre intere generazioni con i suoi versi tradotti in canzoni.
“La nostra generazione e non solo – prosegue l’assessore Cardillo – è cresciuta sulle canzoni di Dylan e le parole di Albertini la dicono lunga su quanto, la sua musica, rappresenti ancora oggi per tutti noi. Non solo: il concerto di giovedì sera sarà capace di riunire sul palcoscenico del Carani musicisti veramente importanti ed un poeta di fama nazionale come Emilio Rentocchini, a testimonianza ancora una volta di quale sia il livello della nostra tradizione musicale.

Sul palco, giovedì 26 ottobre alle ore 21 con ingresso gratuito al teatro Carani di Sassuolo, saliranno Maurizio Albertini (armonica), Maurizio Bellucci (batteria e percussioni), Marica Benatti (voce), Beppe Cavani (voce e chitarra), Luigi Cervi (basso), Marco Dieci (piano, tastiere e chitarra), Marco Formentini (chitarre), Marco Nichelini (violino), Claudio Ughetti (fisarmonica), Ermanno Zanfi (voce), con l’introduzione e i commenti dei brani a cura di Emilio Rentocchini.

Saranno 18 le canzoni di Bob Dylan eseguite nel corso della serata:
“Main title theme Billy Nr.1”, la canzone tutta strumentale tratta dalla colonna sonora di “Pat Garret e Billy the kid”; “Like a rolling stone”; “Just like a Woman”; “I shall be released”;
“A hard rain is gonna fall”, la canzone che divenne l’emblema della crisi cubana, datata 1972; “Mr. Tambourine man” con la quale Dylan sconvolse il pubblico del “Newport folk festival”; “Billy”; “Tombsone Blues”; “If you gotta go” nella versione francese “Si tu dois partir”; “The times they are A changing” che presto divenne il manifesto di quell’aria di cambiamento che soffiava sul finire degli anni ‘60; “Don’t think twice it’s all right”; “Rainy day woman #12 &35”; “All along the watchtower”; “It’s all over now baby blue”; “Highway 61”, “Hurricane” la storia vera del pugile Rubin Carter; la storica “Blowing in the wind” e l’altrettanto leggendaria “Knoking on heaven’s door” anch’essa facente parte la colonna Sonora del film “Pat Garret e Billy the Kid” in cui Dylan recitava come comparsa.