“Le imprese appaltatrici dei cantieri dell’Alta velocità Firenze-Bologna apriranno a breve una procedura di disoccupazione speciale lunga per 772 lavoratori, di cui 88 tecnici e 684 operai”.
È quanto segnala Leonardo Masella capogruppo di Rifondazione Comunista in un’interrogazione nella quale evidenzia che “negli accordi stipulati con le imprese c’erano impegni alla ricollocazione dei lavoratori in altri cantieri edili, una volta terminati i lavori nel cantiere Carlone”.


Masella chiede quindi alla Giunta di esprimersi in merito alla vicenda esposta e come intende intervenire per sanare la posizione occupazionale dei 772 dipendenti.
“La maggior parte dei minatori e carpentieri impegnati per 10 anni nel cantiere (l’appalto risale al 1996) provengono dal Sud e lì torneranno con circa 900 euro previsti dalla disoccupazione speciale per circa 18 o 27 mesi” – segnala l’esponente di prc, preoccupato anche “per le gravi ricadute in termini occupazionali che la procedura di disoccupazione di un così elevato numero di lavoratori, dichiarati eccedenti, avrà sui territori di provenienza”.