E’ stato approvato dalla Conferenza Regione-Università il programma triennale di ricerca dedicato al Servizio sanitario regionale: il presidente della Regione Vasco Errani, l’assessore regionale alle politiche per la salute Giovanni Bissoni, i rettori delle Università di Bologna, Pier Ugo Calzolari, di Ferrara Patrizio Bianchi, di Modena e Reggio Emilia Gian Carlo Pellacani, di Parma Gino Ferretti, hanno infatti siglato la relativa intesa, in attuazione del vigente protocollo Regione-Università.


Il programma, che prevede lo stanziamento da parte della Regione di complessivi 30 milioni di euro per un triennio, rappresenta una componente importante della politica di integrazione tra il sistema Università della regione ed il Servizio sanitario regionale, finalizzata a valorizzare il ruolo dell’Università nel processo di integrazione delle funzioni di ricerca e formazione con quella di assistenza, quali parti integranti dei compiti istituzionali delle organizzazioni del Servizio sanitario.

Il programma individua nelle Aziende Ospedaliero-Universitarie, ed in particolare nei loro dipartimenti integrati, la sede privilegiata per la realizzazione di iniziative progettuali articolate secondo tre filoni.

Il primo è teso a favorire lo sviluppo di modalità di assistenza innovative per rispondere alle esigenze di miglioramento della qualità, su temi inerenti la medicina rigenerativa, le neuroscienze, la diagnostica avanzata e l’oncologia. In particolare per la medicina rigenerativa, in ragione della rilevanza strategica che essa riveste in relazione alla possibilità di permettere nel prossimo futuro modalità terapeutiche efficaci per numerose condizioni patologiche, la Conferenza Regione- Università ha convenuto sull’opportunità di costruire un Comitato tecnico-scientifico con la specifica finalità di disegnare un progetto regionale dedicato.
Il secondo campo di intervento ha l’obiettivo di acquisire le conoscenze necessarie alla comprensione dell’impatto clinico, organizzativo ed economico di tecnologie emergenti già disponibili, ma delle quali non sia ancora completamente noto il reale profilo di costo-beneficio.
Il terzo è finalizzato a sostenere lo sviluppo delle capacità di realizzare attività di ricerca da parte di tutto il Servizio sanitario, attraverso la promozione di specifiche iniziative di formazione dedicate agli operatori di tutte le Aziende sanitarie.

Nella stessa riunione la Conferenza Regione-Università ha inoltre firmato il nuovo protocollo d’intesa sulle Scuole di specializzazione in medicina.
Il protocollo, che recepisce le proposte dell’Osservatorio regionale per la formazione medico specialistica, introduce importanti innovazioni nelle relazioni tra le Università e le Aziende sanitarie della regione. Definisce, in particolare, indirizzi e modalità per la costituzione delle reti formative delle Scuole, la partecipazione del personale del Servizio sanitario regionale alla formazione specialistica, l’organizzazione dell’attività formativa e la partecipazione dei medici in formazione specialistica alle attività assistenziali.