Oggi è sicuramente la giornata più ricca di eventi per il Festival VIE. L’itinerario inizia fin dal pomeriggio con il simpatico spettacolo dedicato a grandi e piccini della compagnia La voce delle cose. Macchina per il teatro incosciente è una mini rappresentazione della durata massima di cinque minuti che coinvolge un singolo spettatore alla volta in un gioco che rappresenta con oggetti quotidiani i classici della letteratura e delle favole.

Le valigie si trasformano in teatrini e gli oggetti in validi alleati per la narrazione riuscendo a trasformarsi da articoli quotidiani a strumenti dell’immaginazione (Piazza Garibaldi, Carpi dalle 17:00 alle 20:00).

Continua la performance di Motus a La tenda (ore 18), e viene ripresa la performance dei Fanny & Alexander annullata causa maltempo lo scorso venerdì.

Strepito risuonerà nella Piazza dei Martiri di Carpi con fragore: dieci auto comporranno un vero e proprio concerto per clacson, macchine del suono e fanali su famose arie mozartiane.

Ouverture e famose arie de Le nozze di Figaro, Il Flauto Magico e Don Giovanni vengono concertate, intrecciate a rielaborazioni elettroniche e diffuse nello spazio mediante macchine del suono.

Dopo aver folgorato il pubblico del Festival estivo Drodesera The Mysteries of love di Erna Ómarsdóttir e Johann Johannsson arriva a Modena con la loro ultima creazione. Artisti famosi in europa per la collaborazione con Jan Fabre e di casa a Modena, hanno creato uno spettacolo dedicato all’adolescenza nella sua valenza più inquieta e fragile, nel suo cambiamento doloroso e cupo, spiazzante. Attraverso l’uso di dieci canzoni, che rappresentano le tappe di un viaggio verso la trasformazione, vengono espressi turbamenti e tormenti di un’età spesso dipinta con tratti edulcorati.

Molto atteso anche lo spettacolo La busta dei siciliani Scimone – Sframeli che con ferocia e lama sottile affondano la loro ricerca nell’uso della parola per un teatro che della drammaturgia fa punto forte di partenza. Sospensioni e pause fanno da contraltare a un testo durissimo e pregno di violenza, la storia surreale assume ben presto i caratteri vividi di una tragica pièce.

Mentre continuano le repliche del circo Rasposo a Vignola (ex mercato ortofrutticolo, Vignola ore 20), e de La tercera obra dei cileni del Teatro La Maria (Teatro delle Passioni ore 22:30), giunge alla conclusione il Faust di Nekrošius in ultima replica stasera (Teatro Comunale ore 20:30).

Fresco di debutto romano Questo buio feroce, ultima creazione di Pippo Delbono, arriva a Modena per chiudere il Festival e dare avvio ufficiale alla Stagione di Prosa del Teatro Storchi. Coraggiosa e inusuale scelta che consacra non solo l’atipicità di una compagnia ma anche lo sguardo mai banale di chi la sostiene. Uno spettacolo pregno di vita anche se del tema della morte ne fa punto di partenza dedicando a Harold Brodkey, scrittore morto di AIDS, la scelta del titolo. Una scena bianca si apre su uno spettacolo che per un’ora e mezza tiene col fiato sospeso per intensità e coraggio (Teatro Storchi ore 21 in replica fino al 31 ottobre – domenica 29 ore 15:30).

Replica anche hey girl! della Socìetas Raffaello Sanzio che continua a registrare oltre ai successi, il tutto esaurito (navetta dal Teatro delle Passioni ore 22:30) e anche Bestie (…è finito il tempo delle lacrime) del Teatro delle Ariette all’ex Macello (ore 23).