Con il voto favorevole della maggioranza, l’astensione della Lega Nord e del gruppo Indipendente e il voto contrario di Alleanza Nazionale e Forza Italia, il Consiglio comunale di Modena ha approvato una serie di modifiche allo statuto e agli schemi di convenzione dell’Agenzia d’Ambito per i Servizi Pubblici di Modena (Ato).


Le principali modifiche, illustrate in aula dall’assessore alle Politiche ambientali Giovanni Franco Orlando, riguardano le quote di partecipazione degli enti consorziati, l’eliminazione delle competenze di esproprio e costituzione di servitù, alcune norme sul patrimonio e sul capitale dell’Agenzia, la riduzione da quaranta a trenta giorni come termine per la consultazione degli enti consorziati e altre norme di natura tecnica. Sulla base di questa modifiche il Comune di Modena varia la propria quota di partecipazione da 241 a 225 millesimi e incrementa il finanziamento dal 26,6% al 27,8%.

Secondo Adolfo Morandi (Forza Italia) “per effetto delle normative viene esclusa la possibilità di gestire le reti, perciò l’agenzia è svuotata di ogni significato, perché la funzione è sussidiaria a quella dei comuni. E’ un ente completamente inutile, con una burocrazia inutile che grava sui cittadini”.
Per Ercole Toni (Ds) l’Agenzia, “nata per volontà dei 47 comuni della provincia, ha la finalità di amministrare le risorse idriche e la gestione rifiuti sul territorio. Sfruttare in modo intelligente le risorse idriche vuol dire salvaguardare il diritto di tutti a questi beni senza sprechi. Ato rappresenta quindi gli interessi di tutti i soggetti coinvolti, stabilisce tariffe, organizza servizi, pianifica il controllo territoriale. Ad Ato – ha proseguito – potrebbe anche essere demandato il controllo dell’inquinamento dell’aria”. Secondo Toni “Ato deve poter incidere e deve aver maggiore potere di controllo. In questo senso sottolineo la mancanza di poter vigilare nel momento stesso che l’oggetto di interesse comune attraversa il cancello delle aziende e degli enti locali che ne gestiscono la parte finale del servizio direttamente all’utenza o, nel caso dei rifiuti, direttamente allo smaltimento”.
Per Ubaldo Fraulini (Ds), inoltre, “bisogna ragionare in una prospettiva più ampia. E’ di questi giorni la proposta del ministro Amato di razionalizzazione delle autonomie locali e delle società collegate, quindi andrà fatto un ragionamento su Ato, Agenzia mobilità ecc”. Fraulini ha chiesto quindi quanto costi l’Agenzia, ribadendo che “in prospettiva futura la lotta all’inquinamento e la gestione risorse andranno viste a livello interprovinciale, ma non provinciale. Io non critico l’attività in quanto tale, credo però che ci si debba porre positivamente in modo critico rispetto alle prospettive”.
In fase di replica l’assessore Orlando ha assicurato che i costi dell’Agenzia saranno illustrati in concomitanza con la presentazione del bilancio 2007.