I 77 lavoratori dello stabilimento produttivo di conserve vegetali e succhi di frutta Del Monte di San Felice sul Panaro si sono riuniti in assemblea
stamattina, dopo l’annuncio choc della proprietà
di chiudere lo stabilimento di San Felice.

Le Organizzazioni Sindacali Fai/Cisl Flai/Cgil Uila/UilL provinciali hanno spiegato ai lavoratori la drastica decisione della multinazionale e
l’annuncio improvviso arrivato via fax dai Miami (Florida) dove ha sede la multinazionale, proprio nella giornata di giovedì 2 novembre quando era
previsto l’incontro per discutere della procedura di mobilità per 40 dipendenti aperta a fine ottobre pur nella garanzia di mantenimento dell’attività produttiva.

L’assemblea dei lavoratori ha deciso di proclamare lo sciopero ad oltranza con assemblea permanente in azienda, stabilendo il blocco delle merci in entrata e in uscita, garantendo altresì la messa in sicurezza degli
impianti e la salvaguarda delle produzioni alimentari presenti in azienda.

I lavoratori hanno dato mandato alle Organizzazioni Sindacali provinciali di attivare tutti i canali istituzionali, a partire dal tavolo presso il nMinistero dello Sviluppo Economico con tutti i soggetti coinvolti nella cessione della ex Cirio Del Monte alla Del Monte Food, per scongiurare la nchiusura immediata dello stabilimento di San Felice e garantire il
proseguimento dell’attività produttiva dello stabilimento.

Le Organizzazioni Sindacali provinciali e nazionali sono impegnate in queste ore e nei prossimi giorni a sensibilizzare gli interlocutori
istituzionali e politici a tutti i livelli.
Le Segreterie nazionali di Fai, Flai e Uila hanno già chiesto un incontro formale con il Ministero dello Sviluppo Economico e allo stesso tempo
rappresentanti politici e istituzionali modenesi si stanno attivando per sostenere tale richiesta.
Oggi si è svolto un incontro presso la sede dell’Amministrazione provinciale di Modena con l’assessore al Lavoro Gianni
Cavicchioli e il sindaco di San Felice Mario Meschieri.

E’ irricevibile la decisione della multinazionale Del Monte Food di chiudere lo stabilimento conserviero di San Felice ed è intollerabile il
modo con cui ha ritenuto di doverlo comunicare al Sindacato e ai
lavoratori. Comunicare attraverso un fax una decisione che intende cancellare di colpo
uno dei siti storici produttivi della Bassa modenese che ha contribuito a dare prestigio ad un territorio e ne ha garantito lo sviluppo economico negli ultimi decenni, è un segnale di irresponsabilità sociale oltrechè di
tipo economico che non possiamo in alcun modo accettare.

E’ chiaro che la prassi utilizzata anche da questa multinazionale rientra in un modello economico e di relazioni sociali che non ci appartiene,
sganciato dalle realtà territoriali in cui operano in una logica di “rapina” dei patrimoni produttivi e professionali costruiti in decenni di
attività. A tutto questo intendiamo opporre la nostra capacità di iniziativa, sia dal
punto di vista della lotta sindacale, sia attraverso l’iniziativa politica rivolta alle istituzioni alle forze politiche e sociali presenti sul
territorio. Oltre a ciò, è chiaro che per i lavoratori e il Sindacato il ruolo del
Ministero dello Sviluppo Economico, che ha seguito fin dall’inizio l’iter della cessione a Del Monte Food dell’ex Cirio Del Monte, resta fondamentale per dare speranza sul mantenimento della attività produttività nel sito di
San Felice.

(Vanni Ficcarelli, segretario generale Sindacato Agroalimentare Flai/Cgil Modena)