Sono oltre 300 (quasi una al giorno) le donne modenesi che ogni anno decidono di rinunciare al lavoro al rientro dalla maternità. Questo accade perché anche nella nostra provincia, che pure vanta un alto tasso di occupazione femminile (62,6 per cento, contro una media nazionale del 45,2), è sempre più difficile per le lavoratrici madri conciliare le esigenze familiari con quelle lavorative e professionali.

Al “conflitto” tra famiglia e lavoro la Cisl di Modena dedica un convegno in programma domani – martedì 14 novembre – alle 14,30 presso l’auditorium Cisl (Palazzo Europa, lato via Rainusso).
Presieduto dalla responsabile del coordinamento femminile della Cisl Cristina Boschini e introdotto da Pasquale Coscia, componente della segreteria provinciale della Cisl, il convegno annuncia la presenza di ospiti qualificati.
Intervengono, infatti, Luigi Campiglio, professore ordinario di Politica economica all’Università Cattolica di Milano, il responsabile risorse umane del gruppo ceramico Atlas Concorde di Spezzano Gilberto Rabitti, il direttore del centro diocesano di consulenza per la famiglia don Enrico Solmi, il presidente della Provincia Emilio Sabattini e l’assessore alle Politiche giovanili, tempi e orari della città Elisa Romagnoli.
Conclude la responsabile nazionale del coordinamento femminile della Cisl Annamaria Parente.