“Conclusa la paradossale vicenda giudiziaria che ha visto coinvolti i due carabinieri che nello scorso febbraio operarono l’arresto a Sassuolo di un extracomunitario, è doveroso fare alcune considerazioni”.

“Anzitutto AN esprime piena soddisfazione per l’esito del procedimento, che si è concluso con l’archiviazione delle infondate accuse mosse dal tunisino ai due militari, ai quali confermiamo la stima e il ringraziamento per gli anni di servizio spesi in favore della comunità sassolese, sperando di rivederli presto nella nostra città.
Politicamente, poi, è doveroso, a questo punto, che la sinistra (DS in primis) porga formali scuse ai due carabinieri e all’intera città di Sassuolo, che li aveva sostenuti incondizionatamente, per la vergognosa campagna messa in piedi all’indomani dei fatti che li videro coinvolti, nella quale si adombrava una loro responsabilità e si chiedeva che la Magistratura facesse chiarezza.
Ebbene, la Magistratura chiarezza l’ha fatta, e – aggiungiamo – ha fatto anche giustizia.
Chi, all’epoca, si mise dalla parte di Idrissi in nome del buonismo e dell’ipocrita e acritica difesa di certa immigrazione clandestina, ora si cosparga il capo di cenere e prenda atto che la gente è stanca e infastidita per certe prese di posizione che non trovano neppure consenso tra la cittadinanza.
Un altro dato merita attenzione: la stessa sinistra sassolese che tentò di screditare l’operato dei due carabinieri, non ha poi fatto nulla per risolvere i problemi di ordine pubblico che ancora affliggono Sassuolo e Braida in particolare.
Ora che governano a Roma, dopo avere promesso di tutto in campagna elettorale, i rappresentanti dell’Ulivo hanno steso un velo di silenzio sulla questione Braida: non sono arrivati i rinforzi promessi, non è stato attuato alcun piano di risanamento urbanistico della zona e sono pure cessate le vaste operazioni interforze che pure sotto il governo di centro destra venivano effettuate con cadenza mensile.
Non si sono nemmeno visti i famosi sei esperti profumatamente pagati da Comune, Provincia e Regione e previsti nell’inutile convenzione sottoscritta tra gli enti in questione.
Di questo il sindaco Pattuzzi e la compagine di maggioranza dovrebbero rendere conto ai sassolesi, e alle scuse dovrebbero aggiungere le dimissioni”.

(Luca Caselli – Capogruppo AN Sassuolo e Consigliere Provinciale)