Terza edizione per la mostra “L’auto che verrà”, l’esposizione nata dalla collaborazione tra Promotor International ed il Gruppo Carrozzieri ANFIA. Il Motor Show è quindi nuovamente pronto ad ospitare un evento che ogni anno accende la fantasia e la curiosità del pubblico diappassionati, che nella mostra possono ammirare le vetture ideate dalle più importanti firme del design.

Siamo nel regno delle concept car: prototipi che escono dalla punta della matita dei più noti progettisti italiani, spesso anticipando modelli che poi diventeranno protagonisti del mercato. Un mondo di innovazione e tecnica che sta prendendo sempre più spazio nel settore dell’automobile, con la sua capacità di creare forti legami tra il mondo della ricerca e il comparto industriale. Una feconda collaborazione che trova nel Motor Show una vetrina inarrivabile e davvero unica per il numero di operatori e visitatori presenti nei giorni della manifestazione bolognese.


Lo spazio a disposizione, 560 metri quadrati all’interno del padiglione 21, è quindi adeguato per ospitare i più innovativi prodotti delle prestigiose firme dei designer italiani, che sono annunciati insieme alle loro ultime “idee”: Bertone, Zagato, Fioravanti, Autostudi e Carcerano.

Nell’ambito della stessa iniziativa saranno inoltre visibili i progetti e i modelli dello IAAD, Istituto d’Arte Applicata e Design di Torino, unitamente alle migliori tesi – raccolte tra gli studenti dell’Istituto – che hanno per argomento la progettazione delle vetture del futuro. L’iniziativa è resa possibile dalla partnership creatasi con alcune tra le più importanti Case costruttrici.



Il settimanale SportAutoMoto ritorna quest’anno al Motor Show con un’interessante iniziativa di tipo culturale: nel padiglione 19 la testata dedicata alle auto e moto da corsa allestirà una mostra sulla F.1, grazie alla preziosa collaborazione di Ferrari F1 Clienti. Cinque delle monoposto che hanno fatto la storia del Cavallino Rampante nel mondo dei Gran Premi negli oltre 50 anni di campionato del mondo verranno esposte per essere ammirate dal pubblico del Salone bolognese. Gli appassionati potranno scoprire attraverso le Rosse più prestigiose l’evoluzione della tecnica e della sicurezza sulle F.1 che hanno saputo essere vincenti in epoche storiche molto diverse, assicurando uno spaccato di un mondo che è sempre stato la massima espressione del progresso. Dai telai tubolari, alle monoscocche in alluminio per arrivare a quelle in materiali compositi di oggi: sarà curioso analizzare da vicino i grandi cambiamenti che hanno caratterizzato queste monoposto. I patiti di tecnica potranno ammirare l’evoluzione aerodinamica che ha profondamente modificato la progettazione delle Formula 1: dall’apparire delle prime ali allo sviluppo dei fondi estrattori nel sotto-scocca, per arrivare ai deviatori di flusso delle auto più recenti.
La genialità delle soluzioni più ardite si miscela con il mito del Cavallino rampante, che va ben al di là dei titoli mondiali conquistati sulle piste di tutto il mondo.