In un contesto europeo in sostanziale stagnazione e mentre Usa e Giappone si apprestano a chiudere l’anno in calo, il mercato italiano dell’auto si
avvia ad incassare a fine 2006 una discreta crescita con immatricolazioni che dovrebbero toccare 2,3 milioni confermando all’Italia il rango del terzo mercato del Continente.

Nel contesto del chiaroscuro del mercato
mondiale, stanno però assumendo un peso sempre maggiore i cosiddetti paesi del BRIC (Brasile, Russia, India, Cina), guidati dagli avamposti orientali di Cina e di India che, secondo le stime, nel 2006 registreranno rispettivamente un tasso di crescita del 29% (dai 3,9 milioni di
immatricolazioni del 2005) e del 23% (dagli oltre 1,2 milioni del 2005).

In questo scenario variegato, disegnato dal Centro Studi Promoter il 7 dicembre ci sarà l’inaugurazione ufficiale alla presenza del ministro per lo Sviluppo, Pierluigi Bersani del 31/mo Motor Show di Bologna che, per il suo esordio nel
calendario ufficiale dell’Organizzazione Internazionale dei Costruttori di Automobili (OICA), mostrerà in passerella ben 114 novità di prodotto, di cui 14 sono anteprime mondiali e 12 anteprime europee.

”L’inserimento nel calendario OICA al pari di esposizioni di rilevanza mondiale come Detroit, Tokio, Francoforte, Parigi e Ginevra – ha precisato
il presidente di Promotor Alfredo Cazzola, presentando il Motor Show – è la conferma di una sfida con i grandi Saloni internazionali che
da anni ci vede in posizioni di testa per numero di visitatori nonostante la nostra cadenza annuale e non biennale. la differenza poi la faranno negli anni a seguire le case automobilistiche nello scegliere il Motor Show di Bologna per il lancio internazionale delle loro novità. Quello che ci
da’ forza comunque è la continuità e la consistenza del mercato italiano dell’auto – ha sottolineato Cazzola – da dieci anni tiene un elevato
livello di vendite, è il terzo mercato in Europa, il quarto-quinto a livello mondiale e in Italia dà lavoro a 390-400 mila addetti, ha un giro d’affari di 50-55 miliardi di euro e, con una spesa pubblicitaria di 1 miliardo rappresenta, con il 15%, il secondo settore per investimenti in pubblicità dopo quello alimentare”.

Non a caso, il mercato italiano rappresenta il primo o il secondo sbocco, dopo quello domestico per molti marchi importanti.
Per la Smart del gruppo Daimler Crysler, per esempio, l’Italia è il primo mercato mondiale ed infatti ”la nuova piccola di Casa Mercedes ha deciso di fare proprio al Motor Show di Bologna la sua prima passerella mondiale, così come la Opel Astra 2007 ed una ancora segreta della Volkswagen”.

A sottolineare l’importanza dell’edizione 2006 del Motor Show di Bologna, il patron di Promotor ha
annunciato che ”in occasione delle giornate stampa verrà inaugurato un nuovo casello autostradale con uscita sul Salone”. L’investimento per le
spese di organizzazione, allestimento e ospitalità del Salone di Bologna ammontano a circa 100 milioni di euro, ma come movimentazione totale del Motor Show Cazzola si attende ”almeno 150 milioni di euro, destinati a salire molto se si confermassero i sondaggi effettuali lo scorso anno sul visitare tipo del Motor Show di Bologna che individuavano un 15% di intenzioni di acquisto di un’auto nuova entro i 3 mesi successivi alla
visita del Salone di Bologna”.