Moderata soddisfazione per l’andamento della stagione 2006, previsione di stabilità per le presenze turistiche nel periodo natalizio, ottimismo per il 2007 alle porte.

E ancora una forte richiesta di politiche mirate a favorire la riqualificazione delle strutture ricettive, a migliorare i collegamenti viari, nonché a valorizzare e promuovere in modo maggiormente integrato l’immenso patrimonio storico-artistico, naturalistico ed enogastronomico del Paese.Sono questi, in estrema sintesi, i risultati dell’indagine “Le prospettive del settore turistico nelle oipinioni degli operatori”, condotta nelle scorse settimane da Publica Res-Swg per conto di Confesercenti, che ha coinvolto alcuni operatori del settore turismo della provincia di Modena.


«L’indagine – commenta Alberto Crepaldi, responsabile Assoturismo-Confesercenti Modena – conferma una volta in più come la strada per una piena valorizzazione del turismo sia ancora lunga, nel Paese, così come nel nostro territorio». In tale ottica, rimane forte l’auspicio di Assoturimo, affinché le invocazioni a fare sistema, di cui il turismo ha profondo bisogno, possano presto tradursi in concrete linee di intervento.«Se l’obiettivo è ottimizzare al massimo le poche risorse disponibili, rafforzare le relazioni tra il capoluogo ed il resto del territorio, configurare la nostra provincia come un vero e proprio “distretto turistico” – continua Crepaldi – non è davvero più il tempo di inutili ridondanze, sovrapposizioni e campanilismi. Per questo occorre mettere mano alla presenza anche a Modena di una moltitudine di soggetti che troppo spesso improvvisano attività di promozione e commercializzazione turistica senza produrre alcun ritorno positivo per il territorio e le sue imprese».


Nell’indagine il 63,8% degli intervistati valuta positivamente l’anno che volge al termine e per il periodo natalizio alle porte prevede stabilità delle presenze di turisti italiani e stranieri. A fronte di macrotendenze che evidenziano una potenziale crescita per il settore anche in Italia, nel 2007, secondo il 48% del campione, vi sarà un incremento di presenze, mentre per il 23% si assisterà ad un decremento.Tra i principali punti di forza dell’offerta turistica, il 33% degli intervistati individua il patrimonio storico-artistico, il 27% la bellezza della natura, l’11% l’enogastronomia ed appena il 9% la qualità dell’offerta culturale.Al fine di rilanciare strutturalmente il settore turistico, a giudizio degli intervistati è importante riqualificare le strutture ricettive (16% del campione), puntare al miglioramento dei collegamenti viari (14%), valorizzare il patrimonio storico-artistico (12%), valorizzare ulteriormente l’enogastronomia ed i piatti tipici locali (8%). Per gli operatori del settore appare ineludibile adottare una strategia di promozione e commercializzazione più efficace.



Il 34% degli intervistati chiede inoltre che sia eletta a priorità dell’azione di governo la riduzione del carico fiscale per le imprese del settore, il 15% auspica invece un potenziamento della promozione del sistema-Italia sui mercati esteri e l’11% chiede azioni di sostegno alla riqualificazione delle strutture ricettive. Solo il 6% del campione crede che la priorità sia quella di incentivare la messa in rete ed il coordinamento tra chi a vario titolo opera nel settore. Per rendere l’offerta italiana maggiormente competitiva significa, secondo gli operatori turistici, innovare ed ampliare la gamma dei servizi offerti diversificando i prezzi, scommettendo su un offerta che vada a cogliere le esigenze delle famiglie (32,1%) e della terza età (43,9%), investire in modo più adeguato sul turismo enogastronomico (27%) e culturale (27%). Il 72% del campione ritiene sia essenziale puntare su un’offerta destagionalizzata.