Nel periodo compreso tra dicembre 2005 e novembre 2006 i nuovi casi di Aids notificati in Emilia Romagna sono stati 121. Nello stesso arco di tempo dell’anno precedente erano stati 140.

Rispetto al quadro nazionale, nei primi 11 mesi di quest’anno (gennaio-novembre) sono stati notificati 1216 nuovi casi di Aids, dei quali 758 si riferiscono a diagnosi effettuate nel 2006 (primi 11 mesi). I morti per Aids in questo periodo sono stati 160.



In pratica i contagi continuano a ritmo di uno ogni due ore. La principale fonte di contagio, e’ stato spiegato, sono i rapporti sessuali, mentre crescerebbe l’esercito degli ‘ignari’ cioe’ di coloro che sono sieropositivi e non lo sanno. Sono tutti coloro che, pur avendo avuto rapporti sessuali a rischio, non fanno il test e scoprono di essere malati sono quando compaiono i primi sintomi di Aids in forma conclamata. E questo avviene, e’ stato ricordato, dopo sei-sette anni dal contagio. Anni durante i quali hanno continuato ad avere rapporti non protetti.



La regione che, nel periodo dicembre 2005- novembre 2006 ha fatto registrare piu’ casi di Aids notificati e’ stata la Lombardia (289), seguita dal Lazio (138) e dall’Emilia Romagna (121). Seguono: Sicilia (94), Toscana (81), Piemonte (66), Liguria (58), Veneto (51), Campania (50), Puglia (47), Sardegna (35), Marche (26), Umbria (19), Abruzzo e Calabria (16), Friuli Venezia Giulia (8), Prov.Aut.di Bolzano (6), Prov. Aut.di Trento (6), Molise (5), Basilicata (3) e Valle d’Aosta (2).