Due appuntamenti per la rassegna “Gli scrittori raccontano la fatica di crescere”, promossa dal Programma Accendi Molti Fuochi dell’Azienda USL di Bologna, con il patrocinio di Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Istituzione Gian Franco Minguzzi, e con la collaborazione della Cineteca di Bologna.

Mercoledì 29 novembre, ore 20, cinema Lumière (via Azzo Gardino 65, Bologna): “L’altra voce della musica. In viaggio con Claudio Abbado tra Caracas e L’Avana”, di Helmut Failoni e Francesco Merini.
Tra grandi contraddizioni sociali, la forza della musica che esce dai teatri e i sorrisi dei giovani musicisti che hanno accolto Claudio Abbado con la speranza di condividere il progetto musicale che Josè Antonio Abreu ha iniziato 30 anni fa nel loro Paese e che ha portato alcuni di loro a suonare nelle orchestre più famose d’Europa.

Commentano il film i due autori, insieme a Andrea Morini, responsabile programmazione del cinema Lumière, e Cristina Pesci, medico psicoterapeuta.
Introduce l’incontro Marilisa Martelli, direttore dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria e Psicologia dell’Età Evolutiva area Nord dell’Azienda USL di Bologna.

Gran finale di questa edizione della rassegna “Gli scrittori raccontano la fatica di crescere” con un “fuori programma” di grande richiamo per il mondo degli specialisti che in vari ambiti si occupano di crescita: giovedì 30 novembre, alle 19, alla sala dello Zodiaco (Provincia di Bologna, via Zamboni 13, Bologna), Marie Rose Moro, psichiatra infantile e direttrice della rivista transculturale “L’Autre”.

“Bambini di qui venuti da altrove”, suo ultimo lavoro, è un saggio di transcultura, nato dai colloqui con le famiglie migranti: a partire dall’impatto dell’esilio o delle migrazioni vissute dai genitori sui rispettivi figli, Marie Rose Moro afferma che ciò che, in modo un po’ frettoloso, è attribuito all’assenza di limiti e di regole dell’autorità è in realtà un tema di identità. Frammenti di una società sempre più meticcia che rappresenta una sfida professionale dall’evidente impatto sociale per neuropsichiatri, psicologi, psichiatri, educatori, insegnanti, pedagogisti, operatori socio-sanitari.