Il consiglio comunale di ieri sera, martedì 28 novembre, si è concentrato in particolare sul punto uno, la ratifica alla deliberazione adottata d’urgenza dal Comune all’inizio di ottobre, riguardante una variazione di bilancio di 14.600 euro, da stanziare in aggiunta nella convenzione stipulata fra l’amministrazione e la parrocchia della Consolata per l’uso della nuova palestra costruita dalla parrocchia, come sede delle attività di educazione fisica della scuola media Cavedoni.
Il sindaco Pattuzzi ha illustrato brevemente la situazione: alla base c’è la soluzione che ha reso indisponibile il Palasport Paganelli all’attività della scuola media, sia per le necessità della società di pallavolo che lo usa in prevalenza, sia per problemi di sicurezza riscontrati dalla stessa scuola. Alla ricerca di una struttura idonea, il Comune di Sassuolo ha preso contatto con la parrocchia di Pontenuovo, titolare di una palestra recentemente inaugurata, con tutte le caratteristiche tecniche e logistiche necessarie all’uso scolastico e con una distanza tutto sommato ridotta dalla sede della scuola media.
Ancora a favore di questa soluzione c’è il fatto, spiegato dal sindaco, che anche ipotizzando la costruzione di una palestra al servizio esclusivo della media Cavedoni, ci sono problemi di tipo tecnico e paesaggistico non indifferenti da risolvere (la zona è quella del parco Ducale) e quindi l’ipotesi di una struttura non è comunque a breve o medio termine. Ecco perché l’amministrazione comunale ha preso un accordo con la parrocchia, impegnandosi a corrispondere un canone d’affitto e a erogare spese di gestione con un contratto di cinque anni, rinnovabile. Rispetto alla previsione iniziale è stato necessario prevedere una cifra superiore e questo ha comportato la variazione di bilancio, per 14.600 euro circa, in votazione ieri sera.
Il sindaco Pattuzzi ha anche spiegato che la spesa per l’uso di questa palestra è in linea con le spese gestione di una palestra comunale, con la differenza che in questo caso si risparmiano del tutto i costi di costruzione e si raggiunge una soluzione soddisfacente anche per la scuola.
Sulla variazione di bilancio si è sviluppato un articolato dibattito, che ha anche toccato punti di principio, sul ruolo delle parrocchie e sugli orientamenti dei Comuni nei confronti dell’associazionismo.
Mario Cardone, del Gruppo Misto, ha sottolineato i crescenti rapporti del Comune con le rappresentanze della chiesa, ricordando la soluzione per il liceo in collaborazione con una parrocchia e quella per la palestra insieme ad un’altra. Ha riconosciuto la necessità di trovare una soluzione per la palestra delle Cavedoni e apprezzato la scelta fatta, chiedendo però alla giunta un impegno chiaro, anche nel futuro bilancio, per la realizzazione di una palestra al servizio delle scuole Cavedani.
Luca Caselli di Alleanza Nazionale ha commentato negativamente il fatto che il tema sia stato trattato in regime di urgenza. Ha ripreso l’argomento Palasport, commentando che se la squadra di pallavolo è un lusso, la scuola è una necessità e quindi sarebbe stato preferibile trovare una soluzione compatibile all’interno del Palapaganelli. Ha giudicato alta e forse non necessaria la spesa prevista per locazione e gestione nel contratto con la parrocchia.
Paolo Vincenzi di Forza Italia ha giudicato il provvedimento un altro segno della mancanza di programmazione da parte del Comune e sottolineato che la spesa è importante e non leggera come tutto sommato appare dalla delibera.
Giampaolo Marchesini di Rifondazione Comunista ha commentato negativamente quello che giudica un preciso disegno di ricorso al privato e all’associazionismo parrocchiale in luogo dell’impegno da parte del pubblico. Una scelta di fondo, secondo Marchesini, che ha anche ripreso le parole del sindaco che aveva citato questo accordo come esempio da seguire in casi futuri. A chi ritiene questa giunta sbilanciata a sinistra, ha commentato, una scelta del genere potrebbe far pensare.
Gian Francesco Menani della Lega Nord ha riconosciuto che non esistono molte alternative alla scelta fatta, anche perché la stessa delibera dichiara indisponibili o inadeguati altri spazi presi in considerazione. Ha manifestato perplessità sul fatto che il Palazzo dello sport non sia compatibile con le esigenze di una scuola. Forse, ha detto, si doveva programmarlo diversamente. (Rettifica: “La perplessità che ho manifestato riguardava la costruzione, non l’utilizzo da parte delle scuole”. Menani Gianfrancesco)
Antonio Caselli di Apd ha detto che la scelta risponde a tre istanze collegate, quella della società sportiva titolare del palasport che richiedeva maggiore disponibilità della struttura, quella della scuola alla ricerca di un spazio idoneo, quella della parrocchia di trovare un importante contributo alle spese di gestione. La sussidiarietà, secondo Caselli, è un tema di fondo importante nella scelta effettuata ed è forse anche il motivo, ha detto il consigliere, per cui si è preferita questa soluzione a una più lineare come la costruzione di una palestra per le scuole Cavedoni.
Gabriele Giovanardi ha posto il problema della reperibilità dei fondi aggiuntivi per la variazione di bilancio in discussione. Secondo il consigliere è sbagliata la scelta di prelevare l’importo in diminuzione dagli stanziamenti per trasporti scolastici e la richiesta era quella di trovare un’altra voce di spesa dalla quale reperire i 14.600 euro necessari. Giovanardi ha indicato come voce possibile la compartecipazione all’Irpef e annunciato una proposta di emendamento in questo senso, insieme a Mario Cardone.
Corrado Scalabrini, del gruppo Uniti per Sassuolo La Margherita ha sottolineato che la semplice delibera sottintende argomenti di più ampio respiro che sarebbe stato utile dibattere in consiglio comunale, dagli spazi per lo sport alla scuola, fino al ruolo delle parrocchie. Giudicando quest’ultimo essenziale e insostituibile ha proposto a sua volta un emendamento alla delibera che nel sottolineare l’importanza dell’associazionismo parrocchiale impegnava la giunta a uno stanziamento, anche simbolico, a favore di tutte le realtà di questo tipo.
Massimiliano Righi del gruppo Uniti per Sassuolo La Margherita ha cercato di riportare l’attenzione sul tema in discussione: la variazione di bilancio da 14600 euro. Il Comune, ha spiegato, non regala nulla alla parrocchia, ha stipulato un regolare contratto di affitto e non è compito del consiglio né trattare sull’importo né definire in questa sede il ruolo delle parrocchie.
Fabrizio Tincani ha intravisto scelte sbilanciate a favore della squadra di pallavolo, chiedendosi se era proprio necessario garantire l’esclusiva del palazzetto al Sassuolo volley.
Laura Bizzarri dei Ds ha riconosciuto le ragioni di diverse valutazioni formulate nel dibattito, ponendo l’accento però sulla necessità nell’immediato: l’utilizzo di una palestra idonea da parte della scuola Cavedoni, una necessità concreta dalla quale non si può prescindere, anche se nel frattempo si può sollecitare l’impegno alla realizzazione di una nuova palestra.
Fulvio Bonvicini del gruppo Uniti per Sassuolo La Margherita ha ricordato quanta approvazione e lodi abbia riscosso la struttura di Pontenuovo nella fase di realizzazione e inaugurazione, trattandosi di una struttura che va a beneficio di un intero quartiere e della città. Ha ricordato che la stessa scuola Cavedoni giudica inidoneo il Palasport e anche che la struttura viene utilizzata non solo dalla squadra di A2, ma anche da tutto il movimento sportivo giovanile della società. Ha dichiarato la sua indisponibilità a qualunque emendamento.
Massimo Benedetti dell’Udc ha sottolineato il paradosso di veder schierati a favore della parrocchia in modo più netto i componenti del centro-sinistra rispetto a quelli del mondo cattolico. Ha lamentato una gestione poco trasparente della situazione da parte dell’assessore allo sport, ma ha apprezzato l’orientamento a cercare intese sul territorio fra il pubblico e il privato e anche il fatto che la palestra di Pontenuovo, anche grazie al sostegno che deriva dal canone di locazione pagato dal Comune, sarà a disposizione di tutti anche per le future generazioni.
Claudia Severi ha stigmatizzato quella che giudica un’altra misura tampone all’emergenza da parte del Comune. Ha anche criticato il progetto di realizzazione del Palasport, adeguato alla pratica agonistica ma inadatto all’educazione fisica, mentre con alcuni accorgimenti sarebbe potuto risultare, a suo parere, polivalente.
Ruggero Cavani ha sottolineato che il ruolo delle parrocchie è ben noto all’amministrazione da molti anni e non viene riconosciuto solo in questa occasione. Lo dimostrano le convenzioni esistenti da anni con le scuola private, l’esperienza decennale dei Gruppi educativi territoriali. Un emendamento in questo senso nella delibera andava giudicato inutile a suo parere, mentre poteva essere utile trattare l’argomento in modo articolato nei consigli futuri.
Il sindaco Pattuzzi ha ripreso a questo punto la parola per chiarire alcuni punti. Non c’è preclusione verso una palestra delle scuola Cavedoni, anche se esistono problemi che fanno ipotizzare una realizzazione non nel breve periodo. Il canone di affitto stabilito è a giudizio del sindaco assolutamente congruo. Ha inoltre chiesto in modo ufficiale a Corrado Scalabrini della Margherita di ritirare la sua proposta di emendamento, condizione necessaria, secondo il sindaco, per manifestare la sua effettiva fiducia all’operato della giunta.
Dopo ulteriore dibattito e uno scambio di pareri e indicazioni tecniche sul voto da parte di diversi consiglieri, Scalabrini ha accettato di ritirare l’emendamento proposto.
Subito a seguire Luca Caselli di Alleanza Nazionale ha a sua volta presentato un altro emendamento in favore del movimento delle parrocchie nel suo complesso, che recitava, da porre in calce al testo in dibattito, “impegna il sindaco e la giunta ad applicare il principio della sussidiarietà che non emerge pienamente dalla presente delibera a tutte le parrocchie di Sassuolo e in particolare agli enti religiosi che svolgono funzione e servizi di interesse pubblico (scolastico in particolare) nella medesima misura economica, secondo criteri di par condicio”.
A seguire il presidente del consiglio comunale e il segretario comunale, supportati dal parere tecnico, hanno giudicato irricevibile l’emendamento presentato da Giovanardi e Cardone perché non incentrato su una questione politica o di principio ma inerente direttamente all’oggetto tecnico finanziario della variazione di bilancio, con necessità quindi di riprendere l’iter fin dalla richiesta di parere dei revisori dei conti.
E’ stato invece posto in votazione l’emendamento proposto da Luca Caselli che ha ottenuto i voti favorevoli di Antonio Caselli di Apd, Scalabrini e Tincani della Margherita, Udc, Forza Italia, Alleanza Nazionale e Lega Nord.
Contrari il sindaco, i Ds, i Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista, Nicola Caserta del Gruppo misto, Righi, Vandelli e Bonvicini della Margherita.
L’emendamento è risultato così respinto.
E’ stata votata in seguito la variazione di bilancio, con i voti favorevoli di sindaco, Ds, Uniti per Sassuolo La Margherita, Antonio Caselli di Apd, Nicola Caserta del Gruppo Misto, Udc, Lega Nord, Comunisti Italiani.
Contrari Marchesini di Rifondazione Comunista.
Astenuti An, Forza Italia, Giovanardi e Cardone del Gruppo misto.
La variazione di bilancio è stata quindi approvata.
A seguire, nonostante l’ora già tarda, si è deciso di trattare anche il punto che aveva, per oggetto l‘approvazione delle variazioni al bilancio di previsione, punto da assolvere tassativamente entro il 30 novembre. E’ stato invertito il punto in questione, il numero 3, con il punto numero 2 riguardante un’altra ratifica d’urgenza di variazione di bilancio relativa alla vendita di parte delle quote Sat dei Comuni al nuovo partner industriale Hera. Dopo alcune richieste di chiarimenti di tipo tecnico, sulla diversa scadenza dei due punti in oggetto, si è deciso di procedere alla trattazione del punto 3 anticipato.
Sul punto tre, ultimo assestamento del bilancio 2006, il sindaco Pattuzzi ha sottolineato le maggiori entrate per 72mila euro, da fonti prevalentemente extratributarie e ha indicato alcuni interventi posticipati al 2007 per ragioni tecniche, non di indisponibilità finanziarie in ogni caso (fra questi alcune delle misure in programmazione a Braida e l’acquisto di appartamenti Erp). Il sindaco ha commentato positivamente la programmazione finanziaria del Comune, prudenziale e quindi con risultati attivi anche in questo ultimo assestamento, e anche la destinazione virtuosa di risorse provenienti da entrate correnti al capitolo investimenti.
Sul punto ha preso la parola il consigliere Cardone che ha messo in guardia sulla situazione dell’azienda Sat e sul suo impatto nel prossimo bilancio comunale. Cardone ha chiesto di valutare in particolare la possibilità di vendere la quota di partecipazione a Blumet.
Antonio Caselli di Apd ha dichiarato il suo voto di astensione per le informazioni carenti avute sui movimenti di Sat Patrimonio, che a suo parere doveva essere maggiormente sotto il controllo del consiglio comunale.
Prima della trattazione del punto numero 2, spostato alla posizione 3, Luca Caselli di Alleanza Nazionale ha dichiarato di abbandonare l’aula ritenendo improvvisata la soluzione scelta per la trattazione del tema.
A seguire è stato posto in votazione il punto numero 3, “Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2006: variazioni”.
Hanno votato a favore il sindaco, i Comunisti italiani, i Ds, Caserta del Gruppo misto, Righi, Bonvicini e Vandelli di Uniti per Sassuolo La Margherita.
Contrario Marchesini di Rifondazione Comunista.
Astenuti Giovanardi e Cardone del Gruppo Misto, Caselli di Apd.
Non hanno partecipato al voto pur restando in aula, Forza Italia, Udc, Tincani e Scalabrini della Margherita.
E’ andata poi in votazione la proposta di rinvio al consiglio successivo del punto numero 2 posticipato, “Ratifica deliberazione n. 252 adottata dalla giunta comunale in via d’urgenza nella seduta del 12/10/2006”.
Hanno votato a favore del rinvio Antonio Caselli di Apd, Giovanadi e Cardone del Gruppo Misto, Udc, Tincani della Margherita.
Contrari sindaco, Ds, Comunisti Italiani, Caserta del Gruppo misto, Bonvicini, Righi e Vandelli della Margherita, Forza Italia.
Non ha partecipato al voto, pur restando in aula, Corrado Scalabrini della Margherita.
E’ stata quindi aperta la discussione sul punto numero 2: il sindaco ha ricordato la successione dei fatti che hanno portato alla scelta del nuovo partner industriale di Sat, Hera, che ha acquistato in gara anche il 6,5% delle azioni messo in vendita dai Comuni, conseguendo quindi il complessivo 46,5% della società.
La plusvalenza riconosciuta ai Comuni è risultata inferiore alle aspettative e quindi il Comune di Sassuolo ha dovuto indicare come variazione a bilancio le minori entrate per oltre un milione di euro, riducendo di pari importo le previsioni di investimento del bilancio preventivo 2006.
Sul tema ha preso la parola Mario Cardone del Gruppo misto, secondo il quale al tema Sat andrà dedicato in futuro maggiore approfondimento.
Ruggero Cavani dei Ds ha riconosciuto che la tematica dovrà essere ripresa perché riguarda il futuro dell’azienda e dei servizi fondamentali per la città.
Dello stesso parere anche Claudia Severi di Forza Italia, che ha richiesto maggiore informazione su Sat a favore dei cittadini.
E’ stato quindi messo in votazione il punto 2, posticipato al numero 3, proposto per il rinvio non accordato.
Hanno votato a favore il sindaco, Comunisti italiani, Ds, Caserta del Gruppo Misto, Righi, Vandelli e Bonvicini della Margherita.
Si è astenuto Cardone del Gruppo Misto.
Forza Italia non ha partecipato al voto.

