Un progetto sulla genomica del grano duro, per introdurre miglioramenti con tecniche non OGM e garantire qualità e rese più alte. Proposto dalla Società produttori Sementi di Bologna, è in collaborazione con l’Università di Bologna e con il Cimmyt, un centro di ricerche operante in Messico, leader mondiale in questo settore. E ancora: un progetto per migliorare le proprietà nutrizionali e salutistiche del grano tenero. Con l’obiettivo di sviluppare un particolare amido importante per la prevenzione del diabete e del cancro al colon. Ma, anche, una ricerca per mettere a punto modelli di gestione dei boschi idonei alla produzione di biomasse vegetali da usare in campo energetico, per dare valore economico al bosco e creare reddito in montagna.


Sono tre degli otto progetti di ricerca finanziati dall’Assessorato regionale all’agricoltura e dalla Fondazione della Cassa di risparmio di Bologna, grazie a una convenzione avviata nel 2004 e di cui oggi l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni e il vicepresidente della Fondazione Virginiangelo Marabini hanno firmato il rinnovo per altri due anni.

“Sono progetti – ha detto Rabboni – che consentono alla nostra agricoltura di costruirsi un futuro solido, di sviluppo e di crescita. Il futuro dell’agricoltura è sempre più legato alla ricerca, all’innovazione e alla qualità altrimenti si perdono quote di mercato e si arretra.” Rabboni ha ricordato che l’Assessorato regionale nel 2007 destina circa 13,5 milioni di euro alla ricerca, circa un terzo del proprio bilancio. “Sono risorse significative, ma insufficienti – ha spiegato – da qui la necessità di collaborare con altri soggetti, quali le Fondazioni bancarie che hanno risorse da destinare al territorio”. A questo riguardo Rabboni ha anche rivolto un appello alle altre fondazioni bancarie presenti in Emilia-Romagna “perché si possa costruire un rapporto positivo sullo schema già consolidato con la Cassa di risparmio”.

“Oggi abbiamo bisogno non tanto di quantità, ma di qualità eccellente – ha detto il vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna Marabini – e da questo punto di vista la ricerca è l’elemento fondamentale”. Marabini ha ricordato il rapporto molto stretto che la Cassa di Risparmio di Bologna ha sempre avuto con il mondo agricolo, a partire dalla nascita nel 1911 della società Produttori Sementi.

Gli otto progetti avviati sono stati finanziati con 1,4 milioni di euro. Cinque di questi interessano la filiera cerealicola e riguardano, oltre alla ricerca di frumento adatto alla produzioni di alimenti probiotici e alla genomica del grano duro, la possibilità di individuare varietà di grano tenero resistente alla fusariosi; la selezione di varietà di frumento tenero per la produzione di etanolo e il monitoraggio della qualità dei cereali. Gli altri tre progetti interessano invece, oltre alla produzione di biomassa energetica nei boschi di montagna, la sicurezza e la qualità della produzione del latte per gli impieghi caseari e l’industrializzazione della canapa da fibra.
Tutti i progetti sono in corso di realizzazione con verifiche e valutazioni sia in laboratorio, sia in pieno campo.
Con il nuovo accordo verrà istituita una commissione tecnica che deciderà sui nuovi progetti di interesse per entrambi i firmatari e sul relativo budget.