“Condivido le parole degli amici Garagnani di Forza Italia e Raisi di Alleanza nazionale quando affermano che ‘se Casini a Roma pone il problema della sudditanza della Cdl a Berlusconi, noi a Bologna (e in tutta l’Emilia Romagna, aggiungo io) poniamo il problema della sudditanza della Cdl a Casini e all’Udc.’” – ad dirlo è il Consigliere regionale di Forza Italia Fabio Filippi.

“Il problema non è solo bolognese, anche reggiano. A Reggio Emilia alle elezioni comunali del 2004, Forza Italia ha fatto un passo indietro candidando alla corsa per la carica più importante del Comune un’esponente del partito di Casini. In questo modo Forza Italia ha rinunciato a due seggi sicuri, favorendo invece l’UDC che da tre anni ha due rappresentanti nella sala del tricolore. Un situazione che non rispecchia il dato elettorale: in quell’occasione infatti l’UDC non superò nemmeno la soglia minima del 3% e quindi non avrebbe ottenuto nessun eletto in città.
I dirigenti reggiani di Forza Italia hanno deciso di onorare l’alleanza e l’amicizia che dal 1994 ci unisce a Pierferdinando Casini.
Ma oggi la situazione è cambiata, il leader dell’UDC ha rinnegato la storia del suo partito e della stessa CDL, costringendoci così ad una presa di posizione. E’ facile essere amici quando c’è da ottenere e voltare le spalle quando si dovrebbe essere riconoscenti!
I 2milioni di militanti scesi in Piazza San Giovanni a Roma ci indicano che la scelta fatta da Berlusconi è quella giusta. In quell’occasione erano presenti nei pullman partiti da Reggio Emilia molti iscritti e simpatizzanti dell’UDC, per loro le nostre porte sono sempre aperte.
E’ evidente che la linea imposta da Casini non piace nemmeno a parte del suo elettorato, da un sondaggio Unicab pubblicato da il Giornale sabato scorso emerge che solo il 49% degli elettori dell’UDC rivoterebbe il partito dopo un ipotetico strappo con la Casa delle Libertà.

Cambieranno le cose anche in Regione Emilia-Romagna. Nelle ultime tre tornate elettorali regionali il candidato alla presidenza (seggio sicuro) per il centro-destra era o espressione dell’UDC o un amico stretto di Casini. Se Pierferdy non cambia strategia prenderemo le dovute distanze dicendo basta a questa pseudo-sudditanza. Forza Italia e gli altri partiti della CDL faranno sentire la propria voce nell’interesse degli emiliano-romagnoli senza fare sconti a nessuno e men che meno saremo accondiscendenti con la nuova rotta di Casini”.