“Risulta bizzarro come sulla questione Romilia si susseguano prese di posizione favorevoli all’ipotesi del progetto pur riconoscendo, nel contempo, la necessità di un approfondimento; senza del quale come vengono motivati gli apprezzamenti? Nello stesso momento vengono definite premature le considerazioni di chi, su Romilia, esprime dubbi motivati e chiede, ovviamente, un maggiore valutazione dell’argomento da parte degli organismi competenti, partendo però dalle indicazioni del PTCP, approvato nel 2004, che, al momento, è l’unica cosa certa che abbiamo”.

“Non solo, chi esprime dubbi e richiama alla calma ed alla moderazione viene, aprioristicamente e senza richiesta, arruolato nelle file dei “contrari a prescindere”! Come fanno Stagni e Ceroni a dire che Romilia “è da ritenersi un’opportunità che valorizza il territorio” se ancora nessuno ha avuto modo di verificare compatibilità ambientali, economiche, trasportistiche, abitative e commerciali? Hanno dati maggiori di quelli che hanno fornito Cazzola e soci nel corso della seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Medicina della settimana scorsa? E se la loro posizione, di sostanziale assenso basandosi solo sui dati (relativamente superficiali) forniti fino ad ora, è legittima, perché non lo deve essere quella di chi, sempre con i dati di cui sopra, esprime forti preoccupazioni circa la sostenibilità dell’ipotetico intervento che potrebbe, aspettiamo ulteriori dati, non essere automaticamente un’opportunità per il territorio, ma anzi un fattore di squilibrio per l’ambiente, i trasporti, la sicurezza, i servizi? Perché essere d’accordo è accettabile ed esprimere dubbi e fare domande no? L’unica cosa certa è il PTCP, tutto il resto è un’ipotesi, sicuramente rilevante, ma pur sempre un’ipotesi; ma se il prossimo Europeo di calcio non verrà assegnato all’Italia e non verranno assegnati fondi per il rinnovo e/o la costruzione di nuovi stadi, a Romilia ci sarà il nuovo stadio da 30.000 coperto? E senza il nuovo stadio tutta la grancassa mediatica di Romilia che fine fa? E per concludere, che legame c’è, se c’è, tra la futura gestione dell’autodromo imolese e Romilia? Come si fa a non avere dei dubbi su un’opera da 300 ettari e 600 milioni di Euro? Meglio un dubbio in più ed una domanda in più adesso per avere più certezze dopo”.

(Lorenzo Grandi (Cons. Prov. BO e Cons. Com. Medicina PRC)