Per quattro su dieci la sorpresa piu’ gradita sotto l’albero di Natale è un oggetto utile per la quotidianità a casa o al lavoro con la tradizione enogastronomica che con il 30 per cento stravince sull’ultima novità della tecnologia informatica (6 per cento).

E’ quanto emerge dall’indagine del sito della Coldiretti, dalla quale si evidenzia peraltro che ben un quarto (25 per cento) non vorrebbe sorprese ma soldi per comprare quello che gli pare. Se il clima di festa del Natale sembra spingere verso un consumismo sfrenato con spese spesso inutili o superflue per riempire i sacchetti nelle tradizionali maratone dello shopping, nella realtà – sottolinea la Coldiretti – prevale tra la gente una domanda di razionalità per soddisfare bisogni concreti della vita quotidiana.

Un clima di attenzione rilevato anche dallo studio dell’Adoc sulla spesa che ogni famiglia destinerà quest’anno ai regali di Natale che sarà pari a 178 euro, in calo del 6,7 per cento rispetto allo scorso anno. Ma – prosegue la Coldiretti – lo dimostra soprattutto la preferenza accordata ai prodotti dell’enogastronomia legati alla tradizione che è il frutto di comportamenti dettati dalla necessità di regali utili e destinati a trovare posto nei cenoni delle feste.

Ed anche la netta inversione di tendenza nei confronti delle ultime novità della tecnologia informatica del futuro che dopo “l’ubriacatura” degli ultimi anni perdono nettamente consensi probabilmente perché si è capito che sono destinati a diventare vecchi ed obsoleti dopo pochi mesi, quando saranno acquistabili a costi nettamente inferiori. Un freddo comportamento ragionieristico non intaccato dal caldo clima natalizio che si evidenzia anche dal fatto che – rileva la Coldiretti – ben un quarto degli intervistati non vorrebbe alcuna sorpresa, ma solo “vile denaro” per comprare quello che gli pare.

Tra i regali l’atmosfera di calore natalizio stravince a tavola dove insieme a panettoni e torroni, formaggi, salumi locali, miele, conserve, vini, olio d’oliva extravergine novello di qualità e frutta e ortaggi di stagione sono – continua la Coldiretti – i prodotti alimentari più richiesti come strenne natalizie originali e saporite da mettere sotto l’albero o da consumare in famiglia o con amici durante i cenoni. il patrimonio enogastronomico nazionale può contare su un paniere di prodotti che ha superato i 20 miliardi di euro in valore e che ha conseguito primati mondiali nei vini, nei prodotti a denominazione di origine, nel biologico e nelle specialità tradizionali.

Il Made in Italy nel piatto – conclude la Coldiretti – è l’unico nel mondo a poter offrire 155 prodotti a denominazione di origine protetta (Dop/Igp), 357 vini a denominazione Doc/Docg, 4255 prodotti tradizionali censiti dalle regioni che vengono valorizzati durante l’estate nelle città del vino (546 comuni), dell’olio (284), del biologico (60) e del pane (42) o lungo le 135 strade del vino e dei sapori che percorrono praticamente tutto lo Stivale.