Sono 17 i laboratori cinesi controllati dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bologna, dipendente dalla Direzione Provinciale del lavoro; 170 i lavoratori extracomunitari identificati, tutti di nazionalita’ cinese di cui 70 completamente sprovvisti di documenti di identita’ e di regolare permesso di soggiorno, impiegati irregolarmente in attivita’ lavorative, 12 i datori di lavoro, tutti di nazionalita’ cinese, denunciati a piede libero.

E’ questo il bilancio dell’attivita’ condotta, spesso unitamente al personale dell’Arma dei Carabinieri, negli ultimi 4 mesi del 2006.



Nell’ambito dei controlli, sono stati preventivamente sequestrati 5 laboratori e, impiegando essi lavoratori in nero, sono state irrogate sanzioni per oltre 53mila euro, ulteriori 23.800 euro per violazione di altre norme in materia di legislazione sociale, e recuperati complessivi 18.600 euro per contributi previdenziali ed assicurativi evasi. Tutti i laboratori controllati, gestiti da cinesi, operano nel settore tessile/manifatturiero e in tutti e’ stata riscontrata un’assoluta mancanza delle norme di sicurezza e di igiene.
Sono dislocati soprattutto nella provincia di Bologna, con una forte concentrazione nei territori di San Giovanni in Persiceto – San Giorgio di Piano e Molinella e, anche se in modo piu’ contenuto, alcuni di questi laboratori si trovano nell’immediata periferia della citta’.