La Procura di Bologna che indaga sull’esplosione di San Benedetto del Querceto, causata da una fuga di gas e in cui hanno perso la vita cinque persone, stà indagando per sapere se nella zona dello scoppio ci sia stata una maggior frequenza dei guasti alla rete del gas da quando sono in corso grandi nella zona in particolare la Tav, l’alta velocita’ ferroviaria e i cui cantieri sono poco distanti dal paese.


Questo tema sara’ valutato anche dai consulenti nominati dalla Procura. Si tratta di una zona franosa, e si cerca di capire se dal punto di vista geologico c’e’ stato un riflesso che ha accentuato le frane e se queste possono aver danneggiato la rete del gas.


Intanto sono gia’ stati notificati a tutti e 21 gli indagati gli avvisi di garanzia in vista di un accertamento tecnico irripetibile fissato per il 4 gennaio. Sono persone che ricoprono diversi ruoli in Hera Bologna Srl, del settore tecnico delegato alla gestione e manutenzione della rete del gas.
L’inchiesta ipotizza i reati di disastro colposo, omicidio colposo plurimo e crollo colposo. La Procura ha ribadito che l’iscrizione e’ un atto dovuto. Nell’udienza del 4 verranno conferiti gli incarichi ai due esperti nominati dai pm per le consulenze (impiantistica e geologica). Gli indagati, e anche le parti offese, come le famiglie delle vittime e anche la parrocchia del paese, potranno nominare loro consulenti di fiducia. Dopo l’udienza i periti andranno a San Benedetto del Querceto per l’accertamento sull’impianto.