Scatteranno domani, 1° gennaio, le variazioni di prezzo dei treni Eurostar, Alta Velocità e Intercity, bloccati da 5 anni. Gli adeguamenti, come già più volte comunicato, non riguardano i servizi regionali e interregionali, maggiormente utilizzati dai pendolari, e gli espressi, che servono in particolare i collegamenti notturni di lunga distanza che rappresentano il servizio di base della mobilità da e per il sud.

Questa manovra di adeguamento dei prezzi per i citati servizi della media e lunga percorrenza è stata definita da Ferrovie dello Stato successivamente alla presa d’atto del Governo, e rappresenta una parziale riduzione del divario (che va dal 50 al 100%), fra i prezzi in Italia e quelli applicati in Europa.

L’adeguamento è stato calcolato tenendo conto dell’elasticità della domanda sulle singole tratte e con l’obiettivo di rendere meno oneroso l’impatto per alcune categorie sociali e talune aree geografiche.

Si partirà da un adeguamento minimo del 3% per le tratte con una domanda meno sostenuta. La punta alta della forbice (pari al 15%) sarà applicata ai treni di fascia alta, come Alta Velocità e Eurostar, che presentano standard qualitativi di livello europeo, quali quelli della Roma-Milano.
L’adeguamento medio sarà pari a circa il 9%.

Tale intervento sui prezzi sarà accompagnato da una serie di iniziative orientate alla tutela delle fasce sociali più deboli. Tra queste, ad esempio, il potenziamento dei servizi ai disabili nelle stazioni e la distribuzione gratuita della Carta Blu (che consente al diversamente abile di viaggiare con l’accompagnatore pagando un solo biglietto), oltre alla distribuzione gratuita della Carta Relax agli anziani al di sopra dei 75 anni.
Inoltre, per facilitare l’utilizzo del treno alle fasce di clientela con minore disponibilità sono previste specifiche riduzioni della tariffa base in alcune ore della giornata e in alcuni giorni dell’anno.