E’ iniziato alle 14 e proseguirà per tutto il pomeriggio il sopralluogo dei tecnici nominati dalla Procura di Bologna per accertare lo stato della rete del gas da cui è fuoriuscito il metano che lo scorso 23 dicembre ha portato al crollo di una palazzina di tre piani uccidendo cinque persone.


I periti, Maurizio Pellegrini, professore ordinario di geologia applicata all’Universita’ di Modena e Reggio Emilia, e a Massimo Bardazza, ingegnere milanese esperto di esplosivi, sono stati nominati questa mattina in una udienza molto breve, il loro compito è quello di comprendere dinamiche e cause dello scoppio che, il 23 dicembre scorso, ha provocato 5 morti e altrettanti feriti a San Benedetto del Querceto.

I due periti, che sono al lavoro nel luogo dello scoppio dalle 14, avranno sessanta giorni di tempo per rispondere ad una lunga serie di interrogativi. La Procura vuole capire innanzitutto quali siano state le ragioni dell’esplosione che ha fatto crollare una palazzina di tre piani, ma per farlo vuole partire dal modo in cui venne installata la rete del gas nel lontano 1989. I periti, quindi, dovranno verificare lo stato degli impianti e vedere se i tubi siano stati collocati in modo adeguato rispetto alla geologia del siti, che e’ argilloso, franoso e sismico.


Per quanto riguarda invece la tragedia del 23 dicembre, bisognerà ricostruire la modalità degli interventi everificare l’adeguatezza del funzionamento dei sistemi di controllo.

All’udienza hanno partecipato in tutto una 70 di persone tra legali delle vittime, della parti lese (presenti gli avvocati di Regione, parrocchia di San Benedettodel Querceto, Comune di Monterenzio; assente invece il legale rappresentante della Provincia), dei 24 indagati e anche della Tav, che era stata convocata in Procura, come interessata, quale possibile responsabile civile della tragedia.
Proprio a San Benedetto del Querceto, infatti, la società che sta realizzando la tratta dell’alta velocita’ ha aperto un cantiere. Cantiere che movimenta un’enorme quantita’ di terra e che quindi potrebbe essere corresponsabile dello scoppio.