Il 21 dicembre scorso, in terza seduta, la Commissione provinciale per le Bellezze naturali ha deliberato la “Proposta di Dichiarazione di Notevole Interesse Pubblico dell’area di elevato pregio paesaggistico dei Comuni di Canossa e di San Polo d’Enza“.

Erano presenti i seguenti membri della Commissione provinciale per le Bellezze naturali: l’assessore provinciale al Paesaggio Giuliana Motti, presidente della Commissione; Maddalena Ragni, direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Emilia Romagna; Sabina Ferrari, soprintendente per i Beni architettonici e per il paesaggio di Reggio, Modena, Bologna, Parma e Piacenza; Enzo Musi, sindaco di Canossa; Virginia Ferrarini, Assessore alle Politiche e gestione territoriale del Comune di San Polo; Carlo Margini e Barbara Casoli, nonché Anna Campeol, Dirigente del Servizio Pianificazione territoriale e ambientale della Provincia di Reggio; Rossana Cornia, responsabile dell’Ufficio Parchi e Paesaggio; Pietro Oleari, responsabile dell’ufficio Giuridico del Servizio Pianificazione territoriale e ambientale della Provincia; Vittoria Montaletti, del Servizio Valorizzazione e tutela del paesaggio della Regione Emilia Romagna; Elisabetta Pepe, della Sovrintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Reggio, Modena, Bologna, Parma e Piacenza, e Immacolata Bergamasco, della Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’EmiliaRomagna.

Il vincolo proposto interessa la porzione di territorio compresa tra la Rocca di Canossa, la Rocca di Rossena e la riserva Naturale Orientata della Rupe di Campotrera, delimitato verso ovest dal fondovalle Enza, a sud dal fondovalle del Rio Cerezzola e a nord dal crinale di Grassano-Vico e ad est dal crinale Cavandola-Rio Campola.
L’attuale proposta rettifica il vincolo già apposto dalla Regione nel 1985, individuando l’ambito di rilevante interesse paesaggistico sopra descritto adeguandosi anche al nuovo Codice dei beni culturali e rappresentando, quindi, un’esperienza pilota verso una corretta disciplina e valorizzazione delle aree ricomprese all’interno del vincolo stesso.
Entro breve tempo gli atti relativi alla nuova proposta di vincolo verranno pubblicati dagli organi competenti e depositati presso le sedi dei Comuni di San Polo d’Enza e di Canossa, della Provincia di Reggio Emilia e della Regione Emilia Romagna, affinché tutti i cittadini possano prenderne visione e formulare eventuali osservazioni La procedura si concluderà con una delibera della Giunta regionale che sancirà la definitiva vigenza del vincolo.

La riunione del 21 dicembre scorso rappresenta la miglior risposta alle avventate accuse formulate – anche attraverso la stampa – dalle associazioni Legambiente, Wwf Reggio e Amici della terra in relazione ad una presunta “latitanza della Provincia” sulle questioni dei siti naturali da preservare. “Anche perché – sottolinea l’assessore provinciale Giuliana Motti – La Commissione provinciale è prevista dalla legislazione nazionale ed è istituita dalla Regione, ed è alla stessa Regione che compete convocarla”. “Le tutele di siti di particolare valore paesaggistico è invece sì compito della Provincia, ed è una priorità che viene esercitato attraverso le modifiche al Ptcp (Ptcp) – sottolinea l’assessore Motti – Questo importante strumento di pianificazione conterrà infatti un vero e proprio ‘piano paesistico’, che la Provincia sta costruendo in accordo con ministero per i Beni Culturali, Sovrintendenze, Regione e Province limitrofe, al fine di individuare e rendere operative ed efficaci le norme ed eventualmente i vincoli delle zone attualmente considerate bellezze naturali e di quelle nuove che saranno definite tali”.