“Le griglie hanno dominato lo spazio durante tutto il 20 secolo. Le città di tutto il mondo sono state coperte da griglie omogenee. Ho la sensazione che in questo secolo le griglie si fonderanno, si deformeranno e si trasformeranno alla stregua di topografie naturali. In altre parole l’architettura si sta avvicinando ai sistemi naturali.” Questa è che l’idea ha ispirato Toyo Ito nella realizzazione del manifesto di Cersaie 2007.


Toyo Ito nasce nel 1941 e dopo essersi laureato alla University of Tokio nel 1965, lavora per l’architetto metabolico Kiyonori Kikutake fino al 1969. Nel 1971 apre il suo studio, Urban Robot (URBOT), che viene poi rinominato nel 1979 Toyo Ito & Associates. Lontano dal pensiero architettonico predominante di quel periodo, Ito sosteneva che l’architettura venisse intralciata da un irrilevante simbolismo. Negli anni 70, l’applicazione della sua teoria lo porta a cancellare i significati convenzionali del suo lavoro attraverso tattiche minimaliste rappresentate nella White U (1976) e nella Silver Hut (1984), ispirate dai primi movimenti modernisti come il Purismo e dall’uso diretto di materiali industriali facilmente accessibili. Sviluppa un’estetica della leggerezza, membrane permeabili composte da tessuti, pannelli di alluminio perforati e fogli di lamiera stirata, che meglio si adeguano ad un crescente e mutevole modo di vivere urbano informale. Disegna pertanto i progetti come la Tower of Winds (1986), Restaurant Nomad (1986) e Yatsushiro Municipal Museum (1991).


L’attività principale di Toyo Ito include sia opere pubbliche che private. Per la Sendai Mediatheque, costruita nel 2001 a Sendai, in Giappone, Ito ha utilizzato un’unica struttura per comporre spazi fluidi grazie alla quasi totale assenza di muri. È stato riconosciuto come un progetto sensazionale che ha influenzato notevolmente i giovani architetti in tutto il mondo. Progettando i due padiglioni temporanei nel 2002 – il Brugge Pavilion in Belgio e la Serpentine Gallery Pavilion a Londra – ha trovato il modo di unire superficie e struttura. Attraverso la purezza del modernismo, Toyo Ito sta cercando un modo per fare l’architettura del 21° secolo in grado di riflettere la natura, emergendo da un processo autopoietico e da geometrie organiche, per creare spazi piacevoli, divertenti e pieni di vita. Attualmente sta lavorando a molti progetti in tutto il mondo, incluso l’Hopital Cognac-Jay di Parigi, Relaxation Park di Torrevieja, Extansion presso la Fiera di Barcellona e Montjuic 2 a Barcellona.
Nel 2006 gli è stata assegnata la medaglia d’oro dal Royal Institute of British Architects.



Toyo Ito e l’ottavo architetto/designers di fama mondiale che firma il manifesto della rassegna fieristica bolognese dopo Antonio Citterio (Cersaie 2006), David Palterer (2005), Hani Rashid (2004), Denis Santachiara (2003), Massimo Iosa Ghini (2002), Alessandro Mendini (2001) e Ettore Sottsass (2000).



L’edizione 2007 di Cersaie, che festeggia quest’anno il 25° anniversario, si terrà presso il Quartiere fieristico di Bologna da martedì 2 a sabato 6 ottobre 2007
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