Lunedì 22 gennaio, le prime classi delle scuole secondarie e le classi quinte delle scuole primarie di Fiorano Modenese assisteranno allo spettacolo “Il Canto di Marta”, presentato dalla compagnia Teatrinviaggio, con la regia di Paolo
Nani, scene di Luca Ruzza, musiche di Cialdo Capelli, con Raffaella Chillé, Valentina Dragano, Evelina Primo.

E’ stato messo in cartellone dall’Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune di
Fiorano Modenese, insieme alle scuole del comune, nell’ambito delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, che il successivo 27 gennaio
chiama tutti al ricordo, a tornare sui dolorosi passi del nostro passato, a non dimenticare le vittime della Shoah.

Il Consiglio Comunale lo scorso anno aveva approvato un ordine del giorno nel quale chiedeva
all’Amministrazione Comunale di sviluppare “la divulgazione di queste tematiche fra i cittadini ed in particolare modo le nuove generazioni che avranno sempre meno l’opportunità di accedere alla testimonianza diretta di quanto avvenuto. Per questo motivo il ruolo delle pubbliche amministrazioni e delle scuole sarà sempre più importante e determinante per tramandarne la
conoscenza”.
E il vicesindaco Maria Paola Bonilauri ha in quell’occasione ribadito l’impegno affinché la Memoria venga praticata nelle scuole, dandovi realizzazione nei Progetti di Qualificazione Scolastica per l’anno scolastico 2006-2007 rivolti alla “Educazione alla pace, alla convivenza
civile e democratica”, con l’obiettivo di favorire nelle giovani generazioni stili di vita personali e sociali improntati su principi e valori universalmente riconosciuti: accettazione delle differenze, rispetto dei diritti umani, conquista della libertà, rifiuto della violenza.

Ne “Il Canto di Marta” la vicenda narrata è semplice: dopo l’ennesimo litigio con la madre, Anna, 16 anni, va via di casa e si rifugia in
campagna dalla nonna. Non è una fuga, ma il momentaneo allontanarsi da una madre troppo apprensiva. Da tempo Anna ha un incubo notturno. Per questo fatica a prendere sonno e si agita nel lettone, chiedendo a nonna Rosa di raccontarle la storia di una bambina, il cui ritratto campeggia -insieme a tante altre foto – sulle pareti di casa. Chi sono? E perché la nonna fatica a raccontare? Gli indizi disordinati del passato irrompono nella quiete
della notte; e in una notte tutto accade. Anna scopre cosa si cela dietro le ossessioni materne. Il Canto di Marta è una storia semplicemente umana,
un invito a continuare a raccontare.