L’Assessorato provinciale al Lavoro e alla Formazione professionale, fa il punto sulle politiche portate avanti e sui principali risultati conseguiti a metà del proprio mandato. Affiancato dai dirigenti provinciali del Servizio Lavoro e diritti di Cittadinanza Domenico Savastano e del Servizio Formazione professionale Armando Sacchetti l’Assessore Gianluca Ferrari ha illustrato i progetti e le attività portate avanti fino ad oggi, anticipando anche le principali strategie future.

“L’attività dell’Assessorato, in questa prima metà del suo mandato, – ha spiegato l’Assessore Ferrari – ha puntato a restituire una nuova e più forte visibilità al lavoro, in quanto principale strumento d’inclusione sociale, mentre sul versante della Formazione professionale grande è stato l’impegno per la ridefinizione del sistema prima alimentato principalmente dai fondi strutturali dell’Unione Europea, ma che con la nuova programmazione 2007-2013 subirà un calo delle risorse ad esso destinate ed una diversa definizione delle priorità di spesa”.
Un pensiero dal quale sono scaturite alcune linee d’intervento che trovano una sintesi nello sforzo compiuto, tramite l’Osservatorio Anteverto, di attrezzare i territori a prefigurare gli scenari produttivo-occupazionali futuri e fronteggiare eventuali crisi aziendali. Nell’ottica di costruire un welfare locale accessibile e diffuso, si è operato per sviluppare ulteriormente i Servizi pubblici per l’impiego; per favorire e migliorare l’incrocio domanda/offerta di lavoro, con particolare attenzione alle fasce più deboli del mercato del lavoro; per combattere il lavoro nero e irregolare, per la sicurezza nei luoghi di luoghi di lavoro e la qualità del lavoro nel suo complesso.

Innovazione e sviluppo dei Servizi pubblici per l’impiego
Sui risultati ottenuti nell’ambito dei Servizi pubblici per l’impiego si è poi soffermato il dirigente Savastano che ha ricordato i principali e più importanti progetti: la Carta dei Servizi pubblici per l’impiego del 2004, il piano marketing rivolto alle imprese che ha consentito una maggiore penetrazione dei Centri per l’impiego nel tessuto produttivo reggiano, il piano di ristrutturazione delle sedi dei Centri per l’impiego iniziato nel 2001 e ultimato nell’ottobre scorso con l’inaugurazione della nuova sede del Centro per l’impiego di Guastalla; il nuovo Servizio di Accoglienza bambini inaugurato Il 30 maggio 2006 al Centro per l’impiego di Reggio Emilia: una novità assoluta nel panorama dei servizi pubblici per l’impiego in Italia realizzata per favorire la conciliazione tra la vita familiare e la fruizione dei servizi di politica attiva del lavoro. Per migliorare l’incrocio domanda/offerta di lavoro il dirigente ha poi ricordato la banca dati Eureka! che coinvolge i Centri per l’impiego, le scuole superiori e le aziende del territorio; il nuovo servizio Eures dedicato a chi cerca/offre lavoro in Europa e il Centro integrato per l’impiego della Val d’Enza “Ce Lavoro”, che dal 2002 sperimenta con successo l’integrazione tra i servizi Inps e quelli per l’impiego, facendo incontrare, con complete informazioni, domanda e offerta di lavoro.
Inserimento al lavoro delle fasce deboli
Per quanto riguarda il lavoro delle fasce più del mercato del lavoro il dirigente ha sottolineato che tramite il Servizio Collocamento mirato della Provincia, da inizio mandato sono stati assunti in aziende pubbliche e private 640 disabili; 393 sono state le convenzioni di inserimento lavorativo stipulate, 95 i tirocini lavorativi e 141 quelli formativi e di orientamento. Le aziende hanno beneficiato di sgravi contributivi pari a 587.000 euro nel 2004 e 585.000 euro nel 2005. Nella nostra Provincia l’occupazione delle persone disabili e svantaggiate è in crescita grazie anche ai Nuclei territoriali per l’inserimento lavorativo delle persone disabili e svantaggiate, promossi dalla Provincia di Reggio Emilia in seno all’iniziativa comunitaria Equal A lungo – strategie di accompagnamento al lavoro.
Le strategie future
“Per il futuro – ha affermato l’Assessore Ferrari – continueremo a puntare sulla qualità del lavoro e sul contrasto al lavoro nero. Su questo punto la Provincia di Reggio Emilia ha già svolto un ruolo da protagonista, ma oggi ci sono le condizioni per sviluppare ulteriori sinergie tra tutti gli Enti preposti, affinchè si arrivi ad un coordinamento provinciale”.
Per quanto riguarda la Formazione professionale l’Assessore si è soffermato sul grande impegno profuso dalla Provincia per accompagnare e sostenere il sistema verso forme nuove che lo rendano:
– sempre più “sistema” (visibile, competitivo ma anche collaborativo; efficiente ed efficace);

– per specializzarlo nei suoi diversi ambiti e articolazioni;
– per affrancarlo di più dalla dipendenza dei finanziamenti pubblici e per favorirne una maggiore capacità di “stare sul mercato”, anche privato. Il processo di rinnovamento ha visto la collaborazione attiva e il coinvolgimento di tutti i 21 Enti di formazione accreditati, operanti sul territorio provinciale.
“La formazione professionale – ha detto l’Assessore – dovrà da un lato favorire la buona occupazione, interpretando sempre di più i fabbisogni delle imprese, dall’altro favorire la mobilità dei lavoratori, in un’ottica di formazione lungo tutto l’arco della vita”. Il dirigente del Servizio provinciale Armando Sacchetti ha poi sottolineato come nella nostra provincia “il sistema formativo ha avuto un ruolo fondamentale nel mettere a disposizione dei settori produttivi pubblici e privati risorse umane altamente qualificate, necessarie per la competitività, il benessere e la coesione sociale del territorio. Ciò grazie anche a soggetti formativi di provata qualità, accreditati dalla Regione Emilia-Romagna, che hanno gestito le attività programmate e coordinate dalla Provincia. Dal 2004 ad oggi sono stati realizzati 1.589 progetti formativi finanziati con 20.974.675,00 euro per 23.343 allievi e 206.540 ore di formazione”.