La straordinaria anomalia climatica della stagione invernale, caratterizzata da temperature primaverili, che da un lato ha prodotto un’unica nevicata di cinque centimetri e dall’altro non ha permesso l’innevamento artificiale di gran parte delle piste del comprensorio sciistico modenese, sta mettendo letteralmente in ginocchio l’economia ricettivo-alberghiero della nostra provincia.

Federalberghi Confcommercio Modena ritiene assolutamente condivisibile la richiesta, recentemente avanzata dai consiglieri regionali Barbieri e Ricchetti inerente il riconoscimento dello “stato di calamità naturale” alla Regione Emilia Romagna a sostegno delle imprese turistiche danneggiate dall’assenza della neve.

E’ vero gli ultimi anni hanno registrato una maggior visibilità in termini promozionali anche grazie alla legge 7/98 della regione e alle azioni poste in atto dalla Unione Appennino e Verde che hanno permesso di accrescere e valorizzare le iniziative dei club di prodotto locali, ma purtroppo l’inversione climatica, che si sta riscontrando, rischia di rendere vani i grandi investimenti per ampliare e rendere più accessibili i vari comprensori, l’allargamento delle piste e il potenziamento degli impianti di risalita e di innevamento artificiale (che hanno reso possibile una parziale attivazione degli impianti) e una qualificazione delle strutture ricettive e ristorative.

Se alle difficoltà odierne sommiamo l’andamento che ormai da alcuni anni si registra sulla stagione estiva, si corre il serio rischio di disperdere quanto di positivo è stato fatto con il conseguente graduale abbandono della propensione agli investimenti degli imprenditori.

Federalberghi Confcommercio Modena ritiene che sia giunto il momento di concentrare gli sforzi per l’attivazione di una vera politica di rilancio del nostro Appennino, che partendo dal turismo valorizzi e promuova il territorio.
Non è forse così che la Regione è pesantemente intervenuta sulle difficoltà del settore balneare quando negli anni novanta il problema delle mucillagini, sembrava aver affossato il settore.
Da allora ad oggi sono state stanziate ingenti risorse, per riqualificare e diversificare l’offerta turistico ricettiva del territorio, basti citare l’investimento della fiera (che già oggi si pone pesantemente in concorrenza con il polo di Bologna e con gli altri poli nazionali), la creazione di eventi e iniziative in tutto l’arco dell’anno, e le ingenti risorse a sostegno della riqualificazione delle strutture alberghiere, portando le stesse ad innovarsi a ampliare la propria stagionalità.
Oggi a distanza di pochi anni, la nostra riviera pur mantenendo la sua tradizionale identificazione nella vacanza balneare, non dipende esclusivamente dal fattore climatico, e il sistema economico può sicuramente, con qualche difficoltà, ammortizzare una stagione balneare negativa.

Federalberghi Confcommercio Modena chiede, pertanto, alla Regione Emilia Romagna di intervenire analogamente sul comparto appenninico, stanziando risorse che permettano al nostro territorio di competere con i sistemi concorrenti, partendo dagli investimenti sulle infrastrutture, e sulla riqualificazione delle imprese ricettive, di concerto con gli enti locali potenziando le politiche di marketing e promozione del territorio appenninico con l’obbiettivo di creare un’attrattiva turistica centrata su tutto l’arco dell’anno.
Agli enti locali chiediamo di attivare iniziative che permettano agli imprenditori, nel breve periodo, di affrontare l’attuale emergenza neve senza ulteriori inasprimenti economici, cercando dove possibile di dilazionare i tempi di pagamento delle imposte o almeno non aumentandone l’entità del prelievo.

(Il Presidente Federalberghi Provinciale, Amedeo Faenza)