Il teatro incontra la pittura e lo fa con uno spettacolo dedicato al pittore americano Jackson Pollock, inteso come un tributo non solo all’artista scomparso cinquant’anni fa in un incidente automobilistico, ma anche alla sua pratica creativa. La prima nazionale dello spettacolo ‘Jackson Pollock, l’azione non agente’, curato dalla compagnia Laminarie andra’ in scena al teatro Arena del Sole di Bologna dal 23 al 25 febbraio.


Sul palcoscenico l’artista sara’ evocato tramite alcune tracce che variano da quelle pittoriche ai suoi rapporti personali, in particolare quelli con la moglie Lee Krasner, con la collezionista Peggy Guggenheim e con l’amante Ruth Kligman. A fare da sfondo una colonna sonora che alterna la musica jazz e il be bop (generi amati dal pittore) ai suoni della natura. In linea con l’esperienza precedente della compagnia bolognese (fondata nel 1994 da Bruna Gambarelli e Febo Del Zozzo), la scenografia e’ stata realizzata completamente in ferro con incursioni in altre tecniche come il video.


Lo spettacolo, secondo l’assessore alla Cultura Angelo Guglielmi, e’ ”un’operazione ardita”, in quanto ”e’ un’azione teatrale su un pittore che ha aperto nuove prospettive alle arti figurative e che personalmente reputo il piu’ grande pittore della seconda meta’ del secolo”. Il sottotitolo scelto per la rappresentazione (‘L’azione non agente’) intende richiamare la cifra dell’opera di Pollock, ovvero l’attesa del momento opportuno, visto che dopo il 1945 l’artista adotto’ in molte opere la tecnica del ‘dripping’ (letteralmente sgocciolamento) consistente nel far gocciolare il colore su una tela posta in orizzontale, seguendo gesti rituali e coreografici ispirati a riti magico-propiziatori degli indiani d’America.


Lo spettacolo e’ stato realizzato con il contributo dei settori Cultura di Comune e Provincia di Bologna, Regione Emilia-Romagna e con il patrocinio del Dipartimento di Musica e spettacolo (Dams) dell’Universita’ bolognese.