“Per uscire dall’emergenza abitativa bisogna fare in fretta, perché Regioni e Comuni hanno meno di tre mesi di tempo per predisporre il Piano straordinario triennale per la casa previsto dalla legge n. 9 dell’8 febbraio 2007, pubblicata in Gazzetta Ufficiale giovedì scorso 15 febbraio”.

Lo ricorda il segretario provinciale del sindacato inquilini Sicet-Cisl di Modena, Piero Luciano Torri per il quale, dopo anni di totale mancanza di qualsiasi politica abitativa, con la previsione del piano regionale triennale da adottare su proposta degli enti locali si aprono finalmente possibili spiragli affinché il problema casa torni ad essere assunto tra le priorità delle politiche del paese.

“C’è bisogno di un consistente rilancio dell’offerta pubblica di alloggi a canoni sostenibili con i redditi dei lavoratori e dei pensionati – afferma Torri – In questa fase di rapide e profonde trasformazioni socio-economiche occorre porre in atto tutte le politiche necessarie a intercettare la mutevole domanda alimentata anche dalla consistente mobilità delle persone arrivate a Modena per lavorare”.

A questo proposito Giuseppe Cocozza, responsabile delle politiche sociali e abitative per la segreteria provinciale della Cisl, ricorda che proprio nella nostra città – per la precisione a Modena Est – sono stati costruiti recentemente 36 alloggi destinati ai lavoratori provenienti da altre regioni e occupati prevalentemente nel pubblico impiego (Poste, sanità, enti locali ecc).
“Questa realizzazione, che aspettavamo da tempo, va portata a termine nel pieno rispetto delle finalità a suo tempo individuate e condivise – chiede Cocozza – Qualora le associazioni datoriali oggi non siano più interessate al progetto, riteniamo che questi alloggi possano essere gestiti a costi congrui dall’Agenzia Casa costituita dal Comune di Modena e che finora – conclude l’esponente della Cisl – ha svolto egregiamente la sua funzione”.