Al via la seconda settimana del progetto “Neve e natura” organizzato dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano in collaborazione con il GAL Antico Frignano: da lunedì 19 a venerdì 23 febbraio altre due classi parteciperanno alle attività previste dal programma per un totale di 43 studenti appartenenti rispettivamente al Liceo Classico Ludovico Ariosto e all’Istituto d’Arte Chierici di Reggio Emilia.

Varie le attività programmate per questi 5 giorni che vedono l’alternanza di momenti dedicati allo sport, alla cultura e alla narrazione, prevedendo sempre uno stretto legame con la cultura della montagna e del territorio. In questo modo i ragazzi potranno assimilare un ricco patrimonio di esperienze trasversali e stimoli diversi vivendo più giornate a circa 1000 metri di quota nella stagione invernale, praticando discipline sportive salutari e amiche dell’ambiente come lo sci di fondo, l’escursionismo, l’uso di ciaspole da neve e il “nordic walking” e venendo a contatto con esperienza di vita vissuta e personaggi che hanno contribuito a promuovere la cultura della montagna.

Tra gli incontri in programma durante questa ricca settimana, ricordiamo quello di oggi, mercoledì 21 febbraio, alle ore 21 presso l’Agriturismo Valle dei Cavalieri (Loc. Succiso di Ramiseto) con Maurizio Maggiani dal titolo “L’Appennino come luogo di narrazione”.
A questo incontro, come già a quello della settimana scorsa con Agostino da Polenza, sono invitate a partecipare non solamente le due classi coinvolte nel progetto, ma anche tutte le persone interessate. L’incontro è gratuito e non è necessaria la prenotazione.

Maurizio Maggiani
Nato a Castelnuovo Magr nel 1951, Maurizio Maggiani abita a La Spezia e vanta un curriculum da scrittore americano dei tempi eroici: è stato maestro carcerario, maestro di bambini ciechi, operatore cinematografico, aiuto regista, montatore, fotografo, pubblicitario, costruttore di pompe idrauliche, impiegato comunale. Legge di tutto, da Dylan Thomas a Stephen King. Ha sempre vissuto nella regione in cui è nato, ma intimamente si sente apolide, un cittadino del mondo. Il suo nome è emerso nel 1987 grazie ad un concorso di racconti del settimanale L’Espresso. Oltre all’attività di scrittore, collabora come giornalista-opinionista per diverse testate giornalistiche.