Uno tecnico-scientifico e l’altro sociale-culturale: le idee e le proposte sono tante, ma i filoni principali, sui quali si va sviluppando il confronto sul futuro riutilizzo degli spazi delle Ex Fonderie di Modena, paiono essere proprio questi due. Sullo sfondo, per entrambi, il tema della memoria.


“E’ un buon punto di partenza -commenta il Sindaco Pighi- in linea con la tradizione e le attitudini della città. Ora è importante che tutti i soggetti che hanno preso parte al processo partecipato proseguano nell’impegno, con l’obiettivo di arrivare ad una soluzione largamente condivisa, ma soprattutto in grado di rispondere alle diverse esigenze che la città ha manifestato”.

Si è appena conclusa la due giorni dedicata al progetto partecipativo sulle Ex Fonderie Riunite di Modena. Oltre 200 persone si sono trovate presso la sede della Polisportiva Villa d’Oro per confrontarsi in uno spazio aperto attraverso la modalità dell’Open Space Technology, arbitrato dalla professoressa Marianella Sclavi del Politecnico di Milano e dalla sua squadra di collaboratori.
L’Ost è stata l’occasione per presentare pubblicamente ed ufficialmente idee, aspettative e progetti relativi alla destinazione dell’area Ex Fonderie e dare così inizio alla discussione tra tutti gli interessati. La giornata di sabato è stata organizzata per sessioni di gruppo, durante le quali le idee e le proposte sono state discusse e sintetizzate in una scheda riassuntiva. I gruppi in totale sono stati venti e, al termine della prima giornata, tutte le proposte sono state raggruppate in un “libro istantaneo” da portare a casa.

Gli attori dell’Ost hanno scelto i titoli dei temi in discussione: dall’esigenza di migliorare il verde nella zona ad un centro polisportivo; da un posto per l’associazionismo culturale modenese alla facoltà di design industriale; dalla fonderia delle arti alla proposta di fare nelle Ex Fonderie un luogo di documentazione sulla storia del lavoro, e ancora uno spazio espositivo ed un centro di formazione. Si è inoltre discusso della copertura del cortile interno e dell’abbattimento della recinzione della palazzina.

Numerose le esigenze di spazi e sedi: per le Organizzazioni non governative, per il Volontariato modenese, per una Fabbrica della memoria e dei saperi; e ancora, Officine Emilia, una discoteca protetta, un’area multifunzionale per anziani, un museo dell’automobile da corsa, un centro multiculturale e multietnico, un posto per l’arte contemporanea, una zona museo che ricordi i fatti accaduti nelle fabbriche modenesi.
Al termine dei lavori, domenica mattina, si è costituito il Tavolo del Confronto Creativo. In questa nuova sede di confronto, i progetti saranno discussi, approfonditi e valutati anche in termini di fattibiltà tecnica ed economica. I tavoli, ai quali parteciperanno anche i rappresentanti di ogni idea “portante” emersa nel corso dell’OST, avranno il difficile compito di ricercare una soluzione comune tra tutte quelle proposte.

Il primo appuntamento del Tavolo del Confronto Creativo è fissato per venerdì 30 marzo, dalle 18 alle 20.30, presso il Circolo XXII Aprile in via Donati 120 a Modena.