Cresce anche nel modenese l’abbandono della pratica sportiva nella fascia di età tra i 15 e 18 anni, mentre aumentano i praticanti over 40, attirati soprattutto dal calcetto o dalla palestra. Sono solo alcuni dei fenomeni discussi nel corso dell’Assemblea dello sport che si è riunita nei giorni scorsi a Modena.
Per migliorare le politiche a favore dell’attività sportiva contrastando il preoccupante fenomeno dell’abbandono degli adolescenti, l’Assemblea chiede “una nuova legge per lo sport che riconosca il ruolo dell’associazionismo e definisca in modo chiaro i meccanismi di finanziamento per i nuovi impianti”.
La richiesta è contenuta in un documento che, dopo la discussione in tutti i 47 Consigli Comunali e quello Provinciale, sarà inviato al ministro per la Politiche giovanili e lo sport Giovanna Melandri e ai presidenti delle Commissioni parlamentari cultura e sport.
Nel documento vengono illustrati anche i numeri dello sport modenese: 3800 spazi utilizzati da 2500 gruppi con una diffusione capillare dell’attività sportiva e impiantistica.
Come ha ricordato Stefano Vaccari, assessore allo Sport della Provincia di Modena e presidente dell’Assemblea, nel presentare il documento ha sottolineato che “le politiche per lo sport devono diventare centrali nell’azione di governo sia a livello nazionale che locale. Occorre avviare una riflessione sulla pianificazione degli impianti per superare gli attuali squilibri tra i diversi bacini ma soprattutto avviare la progettazione di impianti più moderni come concezione per rispondere alle esigenze di una domanda che cambia soprattutto da parte dei giovani e delle donne”.
Per centrare questi obiettivi l’Assemblea propone alla Provincia di aggiornare il quadro conoscitivo del sistema sportivo che sarà presa riferimento per le scelte future in materia di pianificazione, in particolare per gli impianti natatori e i grandi impianti.
All’Assemblea partecipano i rappresentanti di tutti i 119 soggetti che fanno parte del mondo dello sport modenese: assessori allo sport degli enti locali, responsabili delle federazioni sportive, del Coni, degli enti di promozione, del Csa (ex Provveditorato agli Studi) e dell’Ausl.

