Sistemi per produrre energia pulita, frangigetto per ridurre gli sprechi di acqua, tecniche di coibentazione che impediscono la dispersione di calore in inverno ed evitano il surriscaldamento in estate, miglioramento dell’illuminazione delle strade e degli edifici pubblici, incentivi all’uso della bici e dei trasporti collettivi e campagne di sensibilizzazione dei cittadini: sono alcune delle misure del nuovo Piano energetico del Comune di Modena, che punta a uno sviluppo del territorio che sia sostenibile sul piano energetico e agisce su pianificazione urbanistica, razionalizzazione dei consumi e mobilità.

Il Consiglio comunale lo ha approvato lunedì 19 marzo dopo la presentazione dell’assessore all’Ambiente Giovanni Franco Orlando.

“È un intervento necessario, – ha spiegato l’assessore – soprattutto se si pensa che tra il 1990 e il 2000 le emissioni dei gas ad effetto serra nella nostra città sono aumentate di quasi 9 punti percentuali, mentre gli obiettivi di tutela ambientale adottati a livello nazionale ed europeo impongono misure sempre più stringenti contro l’inquinamento”.

Accanto all’approvazione del Piano energetico, il Consiglio comunale ha poi adottato altri due provvedimenti sempre in tema di energia: la revisione del Regolamento urbanistico edilizio e la scheda d’azione per l’incentivazione della bioedilizia. Nella proposta di revisione del Regolamento urbanistico edilizio saranno ad esempio introdotte alcune nuove prescrizioni obbligatorie per migliorare il risparmio energetico, ridurre i consumi idrici e minimizzare le emissioni inquinanti lasciando invariata o migliorando la qualità abitativa e dei servizi.

Le nuove tecnologie che si possono sfruttare vanno dal teleriscaldamento al solare fotovoltaico e termico, dalla sostituzione di scaldabagni e caldaie al ricorso a sistemi di domotica, dalla coibentazione dei tetti all’uso del verde per rinfrescarli. Il primo ad intervenire è stato il consigliere di Forza Italia Dante Mazzi, che ha presentato un Ordine del giorno nel quale ha proposto di non rendere cogenti alcune delle misure previste dal Piano.

“Questa obbligatorietà – ha spiegato Mazzi – danneggerebbe soprattutto gli artigiani che non sono in condizione di formarsi sulle nuove regole. È inutile, dunque, voler fare i primi della classe e applicare in anticipo norme che dovrebbero diventare operative non prima del 2010. Inoltre, perché dovremmo obbligare i cittadini a usare energie rinnovabili quando nemmeno l’azienda Usl non è stata obbligata a installare il fotovoltaico a Baggiovara?”.

“Da tanto tempo lavoriamo a questo piano, già dalla passata legislatura, per arrivare a una riduzione dei combustibili fossili a vantaggio delle fonti rinnovabili. Il nostro modello di consumo energetico si basa per oltre l’80% sui combustibili fossili, con gravi conseguenze ambientali, economiche e geopolitiche – ha detto il consigliere Mauro Tesauro dei Verdi. – Qualcosa si può senza dubbio ancora migliorare, ma stiamo andando nella direzione giusta”. Il consigliere Ferdinando Tripi dei Ds è intervenuto per ricordare “la possibilità di ricorrere a sistemi di raffrescamento dei tetti attraverso il verde pensile e quella di utilizzare i condizionatori d’aria con motore interno, per non creare un circolo vizioso dato dal ricorso all’aria condizionata da parte di interi condomini”. “È un piano ancora migliorabile, ma già riuscire ad applicarne almeno alcune parti sarebbe un grande risultato – ha detto Ercole Toni dei DS. – Inoltre sarebbe molto importante lavorare ancora per ridurre la velocità delle automobili in città, potenziare la rete e la sicurezza delle piste ciclabili e utilizzare lampade a risparmio energetico anche in tutti gli edifici pubblici”.

Il consigliere indipendente Achille Caropreso è intervenuto per sottolineare che “se da un lato è importante intervenire per risparmiare l’illuminazione pubblica, esistono però alcune situazioni, soprattutto nel forese, nelle quali l’illuminazione stradale è scarsa e crea pericolo”.

Sergio Celloni dell’Udc si è detto “contrario a un provvedimento che rende l’energia ancora più cara e quindi danneggia ulteriormente la competitività delle nostre imprese, mentre Antonio Maienza dell’Udeur ha ricordato l’importanza di “tutelare il potere d’acquisto delle famiglie e fare sì che le nuove norme non facciano salire i costi al metro quadrato delle abitazioni”.

“Ritengo che il piano energetico sia positivo – ha affermato Fausto Cigni dei Ds – perche dà l’idea di una città che punta al cambiamento e porterà davvero ad un risparmio energetico netto”. “I costi di costruzione aumenteranno del 3 per cento al massimo, a fronte di benefici sostanziali e corposi – ha replicato l’assessore Orlando. – Questo piano è stato pensato in prospettiva per rendere la città più sostenibile e per fare questo alcune imposizioni sono necessarie”.

Il piano energetico è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza e dell’indipendente caropreso e il voto contrario di An, Forza Italia e Modena a colori, mentre l’ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare di Forza Italia è stato respinto con il voto contrario della maggioranza. An, Forza Italia e Modena a colori hanno votato a favore mentre Achille Caropreso non ha partecipato al voto.
Nel nuovo Piano sono previste anche un’analisi territoriale dei consumi energetici, campagne di marketing ed educazione ambientale, incentivi all’uso della bicicletta e dei mezzi di trasporto pubblico urbano.