Anche nell’anno scolastico 2006/2007 (l’ottavo di questa esperienza nata con la firma del Contratto di sicurezza tra Comune e Prefettura di Modena) sono in corso di svolgimento gli itinerari Didattici di Educazione alla Legalità rivolta agli istituti di istruzione di I e II grado. Le scuole che hanno aderito all’iniziativa sette: cinque scuole medie superiori e 2 medie inferiori per un totale di 27 classi e circa 650 ragazzi.


Obiettivo è quello di far conoscere ai ragazzi il sistema di istituzioni preposte a governare a diverso titolo e con diverse competenze il tema della sicurezza nell’ambito cittadino, promuovere la fiducia dei ragazzi nelle istituzioni, fornire informazioni e spunti di riflessione su reati e comportamenti illeciti che coinvolgono maggiormente, come vittime o come autori, i minori. E’ sempre più sentita l’esigenza di formare i giovani oltre che in vista del futuro lavorativo, anche per renderli consapevoli dell’importanza di assumere modelli di comportamento improntati alla civile convivenza, al rispetto degli altri, ad accrescere la qualità di vita a fronte di una crescente e rapida trasformazione della realtà territoriale, culturale e delle relazioni.
Nel corso del tempo gli itinerari sono stati adeguati per rispondere alle richieste degli stessi insegnanti che intendono offrire ai propri studenti gli strumenti necessari per capire le proprie responsabilità e fornire indicazioni su come affrontare le diverse problematiche che i giovani si possono trovare a vivere. Momenti di valutazione delle esperienze sia con i rappresentanti delle Forze dell’Ordine che con gli insegnanti hanno fatto emergere l’esigenza di realizzare percorsi più ampi che possano garantire approfondimenti con diversi soggetti che nell’ambito della loro attività entrano in qualche modo in relazione con gli adolescenti o che si occupano sotto diversi aspetti di sicurezza e legalità.
Sono stati accorpati in maniera logica i diversi argomenti e la scelta dei relatori è stata indirizzata al coinvolgimento delle diverse figure non solo istituzionali ma anche di volontariato sociale e associazioni che possono portare un’esperienza diretta per analizzare il problema sotto i diversi aspetti.

Le aree tematiche individuate sono quattro:

Sicurezza urbana
Il percorso è finalizzato ad illustrare ai ragazzi quali sono le maggiori problematiche di sicurezza urbana e quali azioni vengono messe in campo dalle diverse Istituzioni sia sul fronte della prevenzione che su quello della repressione. In particolar modo nell’ambito del percorso vengono approfondite le attività svolte dalle forze di polizia per il presidio del territorio e quelle svolte dal Comune in materia di Sicurezza Urbana. Argomenti specifici che possono essere affrontati sono: fenomeni di violenza negli stadi, reati di cui i giovani sono maggiormente vittime, conflitti tra giovani e adulti.
Problematiche legate all’uso/abuso di alcool e sostanze stupefacenti
Il percorso è finalizzato a far capire ai ragazzi quali sono le problematiche legate all’uso/abuso di alcool e sostanze stupefacenti. In particolare, durante le lezioni, sono fornite informazioni corrette sulle sostanze in grado di indurre abuso e dipendenza, rese chiare le rilevanze penali derivate dall’uso/abuso di sostanze, le implicazioni rispetto al codice dalla strada e alla guida in stato di ebbrezza e alla pericolosità che queste azioni provocano anche a terzi. In particolare nell’ambito di questo percorso è possibile richiedere un incontro presso il comando provinciale della Guardia di Finanza per una illustrazione teorico-pratica dell’attività dell’Unità Cinofila per i controlli antidroga.

Reati a sfondo sessuale
Il percorso indaga la realtà dei reati a sfondo sessuale che possono coinvolgere i ragazzi. In particolare possono essere affrontati temi come gli abusi sui minori, la pedofilia (con particolare riferimento al legame tra web e pornografia), il coinvolgimento di minori nel mercato della prostituzione.

Truffe e raggiri
L’incontro è finalizzato ad affrontare le possibili forme di truffe e raggiri di cui i ragazzi possono essere vittime. Vengono in particolare descritte le truffe informatiche, le conseguenze più rilevanti e tutte le possibili azioni di prevenzione e difesa che i ragazzi possono mettere in atto.

Le scuole possono quindi scegliere uno o più aree tematiche oppure una o più incontri specifici su un singolo argomento.
Negli anni il tentativo è stato quello di consolidare l’appuntamento e di inserire, ove possibile, il percorso all’interno di progetti più ampi sulla legalità realizzati dalle scuole. Gli insegnanti sempre di più si rendono conto della difficoltà di educare i ragazzi a tenere comportamenti corretti nei confronti dei compagni, delle famiglie, della comunità e del bene pubblico nonché nei confronti degli altri sistemi formali – istituzionali, soprattutto in relazione al fatto che molto spesso gli stessi ragazzi faticano a distinguere l’atteggiamento scorretto e a minimizzarne le conseguenze. Inoltre, sempre più spesso, gli insegnanti si sono rivolti ai referenti dell’amministrazione comunale per richiedere incontri ed interventi volti a chiarire le responsabilità in merito a determinati comportamenti (piccoli furti all’interno della scuola, episodi di bullismo ecc.) al fine di realizzare percorsi di sensibilizzazione e di conoscenza per i ragazzi delle proprie classi.
Questo dato è evidenziato dall’analisi dei questionari compilati negli istituti superiori che hanno partecipato agli itinerari dello scorso anno scolastico: su un totale di 334 ragazzi suddivisi per 15 classi che hanno compilato il questionario alla domanda “l’incontro mi è servito, la maggioranza degli intervistati ha risposto “capire quali azioni possono compiere i ragazzi senza pensarci e che possono avere conseguenze anche penali”. L’indice di gradimento è risultato positivo per il 63% dei ragazzi. Per la realizzazione dei quattro percorsi sono stati coinvolti diversi soggetti pubblici e del privato sociale tra i quali: rappresentanti delle Forze dell’ordine, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza – l’Ufficio Politiche per la Sicurezza Urbana, la Polizia locale, il Centro tifosi – Progetto Ultrà, il Tribunale dei minori, l’Informabus, l’Unità di strada del Servizio Tossicodipendenze, il C.E.I.S., il Servizio sociale e l’Unità di strada progetto “Oltre la strada” del Comune di Modena. Sempre nell’ambito degli itinerari didattici di educazione alla legalità, vista la consistente richiesta di insegnanti e ragazzi, è in programma per i prossimi mesi la realizzazione di un seminario sul tema dei reati minorili che vedrà l’intervento di alcuni Giudici del Tribunale dei Minori di Bologna e che coinvolgerà circa 10 classi di istituti superiori di Modena.