Si avvicina il momento di abbattere i tre tigli di Corso Libertà, previsto nell’ambito dei lavori di riqualificazione del centro storico iniziati nelle scorse settimane, e rispuntano proclami e invocazioni degli pseudopaladini delle piante, issatisi a strenui difensori del verde pubblico.

Sulla vicenda, ancora una volta, interviene l’Amministrazione comunale per ribadire quanto questa querelle sia stata montata ad hoc su un fatto che non esiste, con il chiaro obiettivo di strumentalizzare l’intera vicenda per fini politici.

“San Cesario sul Panaro è uno dei comuni d’Europa con il più alto indice di verde a disposizione di ogni cittadino – spiega il Sindaco Valerio Zanni – il territorio comunale è formato per il 14 – 15% da aree verdi pubbliche attrezzate e mantenute.
Nel progetto di riqualificazione del centro storico – prosegue il primo cittadino – è previsto il taglio dei 3 tigli non per mero sfizio amministrativo, né per puro scopo opportunistico. Dietro c’è un disegno, che può essere o meno condiviso, di creare una piazza simile a come era agli inizi del secolo scorso. I tre alberi, pur essendo stati piantati a metà degli anni Cinquanta, hanno ben poco di storico. In più vorrei far notare che originariamente il filare era composto da 8 piante e se oggi sono solo 3 un motivo ci sarà”.

Da approfondimenti compiuti dai tecnici del Comune, sembra certo che in quel luogo una pianta come il tiglio fatichi a sopravvivere per mancanza d’acqua. I tre tigli di Corso Libertà, infatti, attualmente attingono con le radici all’acqua delle fogne. Proprio qui sta il nodo della questione: i lavori di riqualificazione del centro storico prevedono il rifacimento delle fognature, per eseguire i quali verrà fortemente intac-cato l’apparto radicale degli alberi, pregiudicandone la stabilità e la sopravvivenza nel tempo.

“Sarebbe assurdo lasciarli dove stanno per poi doverli abbattere fra alcuni anni con ulteriori interventi e utilizzo di denaro pubblico – fa notare il Sindaco – e comunque decidere di eliminare i tre tigli è stata una scelta dolorosa, ma necessaria per ese-guire i lavori”.

In risposta a chi l’accusa di depauperamento del patrimonio di verde pubblico, l’Amministrazione comunale fa notare come il proprio impegno al mantenimento e se possibile all’incremento delle aree adibite a prati e parchi sia stato intenso negli ulti-mi anni: “Le aree verdi sono recentemente aumentate grazie alla realizzazione del parco in zona Ghiarelle. Inoltre, abbiamo piantato circa 160 piante – sottolinea Zanni – un esempio su tutti è il giardino della scuola. In più, al termine dei lavori di ri-qualificazione del centro, nel cortiletto interno a fianco del Municipio e a lato dei tigli di Corso Libertà, saranno piantati altri alberi. Faccio notare che a pochi metri da Corso Libertà si trovano il parco secolare di villa Boschetti e il parco dietro la torre dell’orologio, nei quali troneggiano antiche querce e pini di alto fusto”.

Infine una precisazione: al contrario di quanto riportato oggi dalla stampa locale, sui tigli non esiste alcun vincolo paesaggistico. La frase citata dal consigliere provinciale Telleri, fa parte di un allegato al decreto di vincolo su Corso Libertà, e non sulle piante. Ad ogni modo la Soprintendenza regionale ha espresso parere positivo al progetto di riqualificazione del centro storico, nel quale è previsto il taglio delle piante.