A Modena l’integrazione delle persone con problemi di salute mentale ha oggi uno strumento in più: il “Social Point”, uno sportello al quale rivolgersi per partecipare, con l’aiuto necessario, ad attività ricreative, culturali, sportive, a gite, corsi di formazione, feste e ad altre iniziative.

Uno sportello che, però, si rivolge allo stesso tempo a polisportive, circoli, parrocchie, cooperative sociali ed associazioni per far sì che la progettazione delle attività di aggregazione sociale si rivolga anche bisogni delle persone più esposte alla solitudine e all’emarginazione.

Gli obiettivi evidenti sono quelli di superare l’isolamento che quasi sempre accompagna e aggrava la condizione psicopatologica e sostenere iniziative di aggregazione promosse dalle associazioni coinvolte. Lo sportello, attivato presso il Centro Servizi per il Volontariato di Modena (in Viale Cittadella, 30), fa parte di un progetto che si rivolge a pazienti in cura presso i Centri di Salute Mentale dei distretti sanitari di Modena, Castelfranco, Sassuolo, Pavullo e Carpi.

Il progetto “Social Point” è stato elaborato dal Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Modena e finanziato interamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con 246.000 euro. Ciò ha permesso di stipulare una convenzione con il Consorzio Sociale Girasole, consentendo l’apertura dello sportello, e consentirà di sostenere concretamente i diversi progetti di socializzazione. Fondamentale anche la collaborazione dell’Associazione “Insieme a noi”, del Centro Servizi di Volontariato e del Consorzio Solidarietà Sociale (a cui fanno riferimento le cooperative sociali modenesi).

Social Point” si articola in 28 programmi socio-riabilitativi individualizzati della durata di due anni, a cui si affiancano altri progetti che hanno come obiettivo comune l’integrazione sociale delle persone con problemi di salute mentale.
Un esempio? Proprio nelle scorse settimane, presso la Polisportiva Modena Est, ha preso il via un’interessante iniziativa: sotto la guida di un musicoterapista si riunisce periodicamente una corale composta da circa 13 pazienti e 7 volontari (familiari, amici e membri della polisportiva). Altri progetti stanno per partire, ma lo Sportello “Social Point” invita associazioni, circoli e polisportive a presentare nuove idee e proposte.
Il progetto “Social Point” sarà presentato venerdì 23 marzo, alle ore 16, presso lo spazio “La Tenda” in Viale Molza a Modena, alla presenza di tutti coloro che hanno partecipato a vario titolo alla sua realizzazione, delle autorità e di tutte le persone interessate.

Come vengono attivati i programmi socio-riabilitativi? I pazienti che non riescono ad usufruire di progetti di inserimento lavorativo protetto, a causa della loro condizione psicopatologica, vengono indirizzati allo Sportello Social Point (presso il Centro Servizi di Volontariato) dai Centri di Salute Mentale.
Successivamente si pianifica il programma riabilitativo su ogni singola persona, che viene affiancata da un educatore/tutor per garantire il massimo grado di personalizzazione e flessibilità del programma stesso. La figura dell’educatore è molto importante, poiché ha il compito di favorire l’inserimento della persona nel luogo prescelto, facilitando i rapporti tra il Social Point e la comunità. Inoltre, monitorare da vicino le situazioni di difficoltà relazionali o di rispetto delle regole, le assenze, e le eventuali criticità permette di valutare ed eventualmente modulare le attività proposte.
Fondamentale è anche il ruolo svolto dai volontari che operano nei centri di socializzazione coinvolti: essi raccolgono dagli educatori le informazioni rispetto al singolo caso, per gestire le diverse situazioni emergenti e le eventuali difficoltà. Inoltre, quello di formare/informare sul campo operatori volontari è un altro obiettivo di Social Point: in questo modo si attivano risorse che resteranno come patrimonio comune anche al termine del progetto.

Il biennio di sperimentazione del progetto “Social Point” si concluderà a fine 2008. Per ciascuno dei percorsi attivati sono previsti momenti di verifica con il rispettivo Centro di Salute Mentale, secondo i tempi indicati dal progetto individuale (di norma ogni 1-3 mesi). Inoltre, i coordinatori dello Sportello Social Point incontrano i tutor ed i volontari con cadenza trimestrale: questo consente di far fronte all’emergere di problematiche ed esigenze dei luoghi ospitanti.

Venerdì 23 marzo l’incontro di presentazione del progetto avrà come moderatore il giornalista Pierluigi Senatore. Interverranno il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Modena Giovanni Neri, Mariangela Grosoli della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Modena Francesca Maletti e l’Assessore alle Politiche Sociali della Provincia Maurizio Guaitoli. Le finalità e le caratteristiche del servizio saranno illustrate dal Presidente del Centro di Servizio per il Volontariato Maurizio Davolio, dal Presidente dell’Associazione “Insieme a noi” Clotilde Arcaleni Barbieri, dal Presidente del Consorzio Sociale Girasole Albano Dugoni, dal Presidente del Consorzio Solidarietà Sociale Vittorio Saltini. Interverranno anche Rosa Ambrosino, educatrice del Dipartimento di Salute Mentale e Manuela Ciambellini, coordinatrice dello Sportello “Social Point”. All’incontro saranno presenti, inoltre, il giocatore del Modena F.C. Luca Ungari e la giocatrice di basket Eleonora Costi dell’Acetum Cavezzo, per testimoniare la solidarietà del mondo sportivo modenese all’avvio dell’importante progetto.

Lo Sportello “Social Point” riceve su appuntamento. Il numero telefonico del servizio è 059/212003.