Un week-end per guardare al mondo dell’arte. Arti visive, musica, danza, letteratura, pittura, installazioni per entrare nel mondo di Officina delle arti, lo spazio cittadino dedicato alla nuova creatività delle arti contemporanee.

L’occasione è offerta dalla “festa delle arti”, una due giorni, promossa dal Comune di Reggio Emilia tramite l’assessorato alla Cultura e i Musei Civici con il supporto tecnico di Pro Music, a cura di Marco Maccieri del Centro Teatrale MaMiMo, che si terrà all’Officina delle Arti (via Brigata Reggio 29), sabato 31 marzo e domenica 1 aprile.

L’iniziativa si propone di mettere a confronto nuove e interessanti proposte elaborate in discipline e campi diversi dagli artisti che si sono aggiudicati i sei atelier di Officina delle arti, ma anche da figure provenienti da Milano, Rimini, Torino e Bologna.
In un clima di contaminazione, i vari artisti non solo si esibiranno, ma avranno anche la possibilità di interagire tra loro ed unirsi al pubblico per scoprire il fervore creativo della città che esploderà in una vera e propria kermesse delle arti, per la creazione di un evento-festa inteso non solo come esibizione ma soprattutto come comunicazione.
Con questa manifestazione Officina delle arti vuole enfatizzare la sua capacità di rapportarsi e dialogare con la città, con le sue diverse componenti artistiche e sociali.

Sabato 31 marzo, alle ore 11, in piazza Prampolini, dopo l’anticipazione con la performance musicale-teatrale con l’Ensemble Al Ahlam, la rassegna si aprirà ufficialmente ad Officina delle arti, alle 17, con il saluto di benvenuto dell’assessore comunale alla Cultura Giovanni Catellani e il concerto dell’Icarus Ensemble, per concludersi domenica sera (1 aprile) con la selezione musicale di Lorenzo Immovilli.

Molto ricco il programma di appuntamenti dal vivo: concerti dell’Icarus Ensemble, dell’Icarus Junior, di Alessandro Carobbi, di Paolo Perezzani, di Daniele Sironi, del New Cherry Pedro’s Imenez; danza e musica dell’Ensemble Al Ahlam e del gruppo “Eidos”; interventi degli attori del Centro Teatrale MaMiMò; letture di Tommaso Ronda e di Sara Fenoglio; dj-set con Ivo Mitidieri e Lorenzo Immovilli, e una saporitissima cena mediterranea, una serie di cibi e bevande che faranno viaggiare gli ospiti attraverso terre e sapori diversi, accompagnati da presentazioni, racconti, musiche e danze etniche e dal Viaggio musicale per il mediterraneo di Takis Kunelis e Jamal Ouassini.

Ma altrettanto importante è la proposta espositiva. Ogni atelier presenterà la propria ricerca: l’Atelier 1 l’installazione A-settico dove ogni presentazione-presenza riconduce all’idea di assenza, ovvero alla vacuità di ogni inizio; l’Atelier 2 propone i corti di Reggio Film Festival; l’Atelier 3 le opere di pittura e scultura di Maria Antonia Soncini; l’Atelier 4 i lavori di Simone Ferrarini e Sung He Oh; l’Atelier 6 i lavori di Camilla Menozzi, Andrea Martalò, Sara Caldaroni, Elisa Paterlini.
Nella Sala esposizioni troveranno poi spazio le installazioni di Roberto Paci Dalò in collaborazione con Giardini Pensili di Rimini. Compositore, regista, artista visivo Paci Dalò ha scritto e diretto tra Europa, Americhe e Medio Oriente spettacoli teatrali, eventi musicali, performance e installazioni. Direttore artistico della compagnia Giardini Pensili, ha posto al centro della propria attenzione artistica l’investigazione del linguaggio, dei sistemi delle telecomunicazioni applicati ai processi artistici e delle nuove tecnologie.

Da segnalare anche le installazioni del collettivo milanese Otolab; 20 opere dell’importante pittore reggiano Bruno Olivi ed i lavori della poliedrica artista Lorenza Franzoni.