L’acqua che sgorga dai rubinetti delle scuole della nostra provincia è sicura e potabile. Lo confermano i controlli attuati nel corso del 2006 dal Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) del Dipartimento di Sanità Pubblica-Azienda USL di Modena.


Lo scorso anno il SIAN ha analizzato la qualità dell’acqua erogata in 127 scuole della provincia, in particolare materne ed elementari, dove è più frequente che i bambini bevano l’acqua dai rubinetti.
Sotto la lente del SIAN sono finite le scuole di cinque comuni, considerati rappresentativi dell’intero territorio provinciale: l’indagine è stata condotta su 59 scuole di Modena, 30 di Carpi, 21 di Sassuolo, 9 di Vignola, 8 di Pavullo. L’obiettivo era quello di verificare che risultassero inalterate le caratteristiche di potabilità presenti a livello dell’acquedotto. Tutte le scuole controllate, infatti, sono servite dall’acquedotto pubblico e non presentano impianti di stoccaggio o trattamento, ad eccezione di due scuole di Pavullo che sono dotate di un serbatoio di accumulo.
I prelievi sono stati effettuati dai rubinetti dei bagni, dove i bambini si recano più spesso a bere nel corso della giornata. Successivamente l’Arpa (Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente) ha eseguito sui campioni indagini chimiche e microbiologiche complete, per garantire che l’acqua prelevata non fosse veicolo di sostanze o microrganismi nocivi per la salute dei bambini.

Gli esami hanno confermato che l’acqua erogata mantiene fino al rubinetto le buone qualità igieniche garantite dagli acquedotti pubblici. In particolare l’analisi microbiologica ha dato esiti conformi alle norme di legge in tutti i campioni ed anche le analisi chimiche sono risultate regolari. Per la buona riuscita dei controlli è risultata fondamentale la collaborazione degli Uffici Tecnici dei Comuni interessati, che hanno fornito informazioni preliminari sulle caratteristiche dei vari edifici. Un indicatore importante, ad esempio, è la data di costruzione che consente di risalire ai materiali utilizzati per tubature e condotte entro cui scorre l’acqua. Il 50 % delle strutture è stato costruito o ristrutturato dopo il 1975 e i materiali maggiormente utilizzati per le condotte sono il ferro – con prevalenza nelle scuole più datate – e il polietilene – prevalente in quelle più recenti. In nessun caso è stata rilevata la cessione di sostanze pericolose da parte delle condutture.