Oltre 4.500 chiamate al “Telefono Pulito” negli ultimi 4 anni, centinaia di incontri educativi nelle scuole della provincia di Modena, un sito internet con informazioni, novità, approfondimenti ed ora anche un libro che raccoglie i risultati di una ricerca sul tema.

Sono questi alcuni degli antidoti contro il doping del progetto “Tallone d’Achille” che, avviato nel 2002, prosegue senza sosta nel suo impegno di diffondere un’idea di sport pulito tra i ragazzi nelle scuole e nelle società sportive, ma anche tra gli educatori, gli allenatori, gli insegnanti, i genitori, promuovendo al contempo stili di vita sani. L’esperienza maturata grazie al progetto ha portato anche, come noto, all’istituzione, presso l’Azienda USL di Modena, del Centro Regionale Antidoping.

Il progetto “Tallone d’Achille”, realizzato con il contributo della Commissione Europea – Direzione Generale per l’Educazione e la Cultura, è stato sviluppato dall’Azienda USL e dalla Provincia di Modena grazie alla collaborazione di diversi partner: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Comune di Modena, Casa di Cura Villa Igea, Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), Centro Sportivo Italiano (CSI), Unione Italiana Sport per Tutti (UISP). Fondamentale è stato il contributo di enti, associazioni e società sportive, tra le quali Modena FC e Volley Modena. Gli obiettivi del Tallone d’Achille, inoltre, rientrano tra quelli del Piano per la Salute (PPS) della provincia di Modena. La sinergia di queste diverse realtà è indispensabile per un’efficace “azione antidoping”: solo l’intervento coeso di tutti questi attori può incidere sui valori e sulle abitudini delle persone, generando salute.

Gli importanti risultati del progetto e le ultime novità sono state illustrate oggi nel corso di una conferenza stampa presso il Centro Famiglia di Nazareth a cui hanno preso parte il Direttore generale dell’Azienda USL di Modena Giuseppe Caroli, il Direttore sanitario Andrea Guerzoni, l’Assessore allo Sport della Provincia di Modena Stefano Vaccari, il Direttore della Medicina dello Sport dell’Azienda USL Ferdinando Tripi. L’incontro è stata anche l’occasione per presentare un libro contenente i risultati di una ricerca condotta negli anni scorsi tra gli studenti (i dati contenuti al suo interno sono già stati diffusi in precedenti occasioni), che include anche un’analisi grafologica su quanto scritto dai ragazzi: gli esiti di questa indagine sono stati commentati da Gianfranco Marzocchi, già direttore del Sert di Modena e coautore della pubblicazione e da Antonella Zauli Sajani, specialista grafologa.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il presidente e alcune atlete dell’Acetum Basket Cavezzo, testimonial per le campagne sociali promosse dalla Provincia di Modena.

“Il progetto Tallone d’Achille integra ed unisce numerose professionalità nell’intento di promuovere la cultura di uno sport pulito – spiega Andrea Guerzoni – Come emerge dalle attente analisi effettuate proprio grazie ai diversi strumenti messi in campo dal progetto, il doping è un fenomeno diffuso soprattutto a livello amatoriale. Il nostro obiettivo è quello di fare comprendere ai ragazzi che un’adeguata attività fisica ed una sana alimentazione garantiscono il massimo della performance in relazione alle proprie risorse. Nessun supplemento, pratica alternativa, o sostanza potranno mai modificare o sostituire la predisposizione, la costituzione, l’impegno e la dedizione”.

“Gli obiettivi del progetto erano e sono quelli di promuovere stili di vita legati al benessere degli adolescenti, accrescere nelle società sportive la cultura della salute e della sua autotutela e constatare la tendenza a cercare di migliorare le prestazioni sportive attraverso l’utilizzo di farmaci o sostanze – sottolinea Stefano Vaccari – Le migliaia di ragazzi incontrati in questi anni, le oltre quattromila telefonate arrivate al Telefono Pulito, le centinaia di incontri promossi in provincia e in tutta Italia rappresentano risultati insperati all’inizio del progetto, ma che ne supportano la validità e il bisogno di darvi continuità”.

Le fasi e gli obiettivi del progetto

In questi anni il progetto si è articolato in due fasi: la prima conoscitiva e la seconda educativa ed informativa.
Nel corso della fase conoscitiva, nel 2001, sono stati indagati attraverso un questionario gli stili di vita e le attitudini di 1.200 giovani studenti ed atleti tra i 15 e i 19 anni di 23 scuole e 17 società sportive modenesi. In particolare è stato analizzato il rapporto dei ragazzi con sostanze assunte per modificare artificialmente le prestazioni e la percezione dell’identità corporea. Il questionario comprendeva un’indagine psicologica sugli atteggiamenti, una parte nutrizionale sulle scelte alimentari ed una parte grafologica che ha consentito di esaminare tratti importanti della personalità degli intervistati. Ora i risultati di questa indagine sono stati raccolti nel libro “Il Tallone d’Achille – Come partecipare senza farsi male” che è un utile strumento di lavoro per conoscere e poter intervenire positivamente sui comportamenti a rischio dei ragazzi.
Partendo dai dati raccolti in questa indagine si è poi passati alla pratica, con la fase educativa ed informativa del progetto che continua tuttora. Proseguono infatti le numerose iniziative – realizzate sia in ambito scolastico che extrascolastico – che hanno permesso agli operatori del “Tallone d’Achille” di incontrare diverse migliaia di giovani ed atleti.
Attraverso strumenti informativi ad hoc vengono illustrati ai ragazzi comportamenti alimentari e motori finalizzati al mantenimento di un buono stato di salute.

Tre sono i principali obiettivi di questo percorso: promuovere stili di vita legati al benessere degli adolescenti, soprattutto di quelli che praticano attività sportiva, prevenendo i comportamenti a rischio; accrescere nelle società sportive la cultura della salute e della sua tutela; contrastare la tendenza a cercare di migliorare le prestazioni sportive facendo uso di stupefacenti e sostanze dopanti, verificando la disponibilità dei giovani ad assumerle.