Nella tarda serata di ieri a Roma, presso la sede di Confindustria, è stato siglato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’industria delle piastrelle di ceramica e dei materiali refrattari, che sostituisce quello in vigore dal 19 dicembre 2002 scaduto il 30 giugno scorso. Il nuovo complesso di norme è stato siglato per la parte datoriale da Emilio Mussini – Vice Presidente di Confindustria Ceramica e Presidente della Commissione Relazioni Industriali – e presenta notevoli elementi di novità.

Un capitolo importante è quello dedicato alla formazione, a cui viene riconosciuto un valore strategico, sia in termini di formazione continua che di riqualificazione delle professionalità più deboli presenti in azienda.
La Responsabilità Sociale dell’impresa è un secondo cardine del nuovo contratto nazionale.
Assieme alla controparte sindacale è stata condivisa l’importanza di un monitoraggio sull’adozione volontaria da parte delle imprese di codici etici e di certificazioni ambientali e sociali, con l’obiettivo di integrare queste norme all’interno di una visione strategica in cui vengano contemporaneamente coniugate esigenze di salute e sicurezza del lavoro, rispetto dell’ambiente, livelli occupazionali, sviluppo dell’innovazione e competitività aziendale.

Si è convenuto di non introdurre limitazioni o vincoli all’impianto normativo vigente in materia di regolamentazione del mercato del lavoro.
L’obiettivo di rendere più flessibile la gestione dell’orario è stato colto con il superamento dei limiti previsti per la ‘Banca delle Ore’, il meccanismo di pagamento dello ‘straordinario’. In base alla nuova normativa contrattuale, non sarà più esclusa la possibilità, per il dipendente, di richiedere il pagamento totale delle ore di straordinario effettuate.

Per la parte salariale l’incremento medio lordo è pari a 95 euro, parametrato sul D1, corrisposto in due tranche (60 + 35) a cui si unisce l’una tantum di 270. A questo si aggiunge una maggiorazione dello 0,20%, a carico delle sole imprese, quale contribuzione a favore di Foncer, al fine di favorire l’adesione alla previdenza complementare.
Infine, verrà istituito un apposito gruppo di lavoro che dovrà definire le condizioni per l’istituzione di un sistema di Assistenza Sanitaria Integrativa, la cui adesione avverrà a livello aziendale su base volontaria.

“La stipula del contratto conclude uno fase di acceso ed approfondito confronto con il sindacato, come testimonia la non usale lunghezza della trattativa – ha affermato Emilio Mussini, Vice Presidente di Confindustria Ceramica e Presidente della Commissione Relazioni Industriali –. Nonostante questo, rilevo con soddisfazione che le ore di sciopero sono state solo otto, grazie ad un maturato senso di responsabilità della controporte ed ad un costruttivo spirito di confronto. Siamo addivenuti ad un contratto che nella parte normativa valorizza la formazione, la responsabilità sociale dell’impresa ed ha registrato un aumento della flessibilità organizzativa senza pregiudicare l’impianto normativo vigente, mentre nella parte salariale è in linea con gli accordi interconfederali”.