Conclusa con successo la Stagione Teatrale 2006-2007 del Teatro Carani, la 42ma del dopoguerra, la quattordicesima gestita da Arteatro che viene archiviata come la Stagione dei record: 418 gli abbonati, 9.094 gli spettatori con una media serale di 650 presenze (utilizzo dell’ 88% della capienza totale del Teatro).


I 14 spettacoli proposti hanno riscosso il pieno consenso da parte del pubblico che non ha lesinato calorosi applausi agli interpreti tutti: da Salemme a Columbro , Gassman, Scaccia, Giuffrè, Jannuzzo; dalla Cedolins alla Caprioglio, Falsini, Noschese, Elia, Lattuada.
Apprezzatissimo il Coro Gospel, la Compagnia madrilena di flamenco, il Balletto di Roma con Andrè De La Roche.


Ora si guarda tutti con ansia al futuro di questo storico e glorioso Teatro patrimonio della città di Sassuolo. Il Direttore Roberto Costi si dice assolutamente fiducioso che l’Amministrazione Comunale possa trovare la soluzione giusta affinché l’ attività prestigiosa del “Carani”, riconosciuta in campo nazionale, abbia a proseguire senza interruzione alcuna.


Si rivolge poi agli Istituti bancari, agli industriali, agli imprenditori, a tutti i benestanti perché cooperino a salvare questo prezioso contenitore indispensabile alla città ed al comprensorio intero.
Già negli anni ’90 si proposero una serie di spettacoli “prima che si chiuda il sipario”, intervenne la società Arteatro che, nonostante le continue perdite, ha gestito il Teatro fino ad ora: è giunto il momento che la città tutta collabori in modo tangibile.
Il sostegno alla cultura, bene universale, è nell’interesse stesso della collettività, bisogna combattere la mentalità che considera la cultura come qualcosa di superfluo.
Se non investiamo in cultura resteremo sempre gli ultimi; è vero che la “Cultura” costa (è così in tutto il mondo!), ma l’ignoranza costa ancora di più.

Se Sassuolo ci tiene al proprio Teatro deve dimostrarlo a fatti e non solo a parole.