Il Comune di Modena interverrà per modificare il regolamento delle Circoscrizioni allo scopo di migliorarne il funzionamento e la capacità di risposta ai cittadini. Lo prevede l’ordine del giorno sulla Valorizzazione delle Circoscrizioni cittadine approvato dal Consiglio Comunale nella seduta di lunedì 2 aprile.

In occasione del quarantennale della nascita dei Quartieri/Circoscrizioni, il Consiglio comunale è stato tematico su “Decentramento, ruolo delle Circoscrizioni e partecipazione dei cittadini” e si è tenuto nella Sala circoscrizionale Modena Est in piazza Liberazione. L’ordine del giorno, approvato con il voto favorevole della maggioranza e del consigliere Achille Caropreso, e il voto contrario di An, Forza Italia, Lega Nord e Modena a Colori, fa riferimento all’articolo 5 della Costituzione su autonomie locali e decentramento amministrativo, sottolinea il ruolo del decentramento in termini di partecipazione e sensibilizzazione dei cittadini ai problemi del territorio, l’alto valore di rappresentanza legato all’elezione diretta, il doppio ruolo delle Circoscrizioni nel fornire servizi e consentire ai cittadini di partecipare alle decisioni amministrative, l’importanza della sperimentazione del bilancio partecipativo. Nell’istanza si esprime apprezzamento e riconoscenza per il lavoro svolto da Consiglieri e Presidenti di Circoscrizione e si invita il Comune a valutare quali interventi migliorativi siano già possibili a regolamento vigente, ma anche ad avviare un percorso più approfondito di studio e riflessione, che porti a valorizzare le Circoscrizioni prestando attenzione alle esigenze della città e al quadro normativo nazionale.

“I quartieri sono stata una felicissima intuizione della Modena del sindaco Triva, che volle portare verso la periferia un dibattito politico prima soltanto centralizzato” ha detto il Presidente del Consiglio comunale Ennio Cottafavi nella sua introduzione. “È dunque molto importante che sia con noi Lina Casarini, primo assessore al decentramento e protagonista nella storia dei quartieri a Modena, in una giornata che vuole essere di festa ma anche di progettazione di nuovi obiettivi”. Il direttore dell’Archivio storico del Comune di Modena Aldo Borsari ha poi presentato la ricerca dal tema: “Dai Quartieri alle Circoscrizioni – Il Decentramento amministrativo a Modena dal XIII al XXI secolo”, ancora in corso e destinata ad essere pubblicata in autunno. Dopo la presentazione di un filmato sulle Circoscrizioni oggi, con interviste ai quattro Presidenti, è intervenuta l’assessore al Decentramento Simona Arletti. “Dobbiamo guardare l’orizzonte con la sicurezza di avere sulle nostre spalle la mano di chi ci ha preceduto”, ha esordito l’assessore, che ha poi ripercorso brevemente la storia delle Circoscrizioni dal 1967 ad oggi. “Le Circoscrizioni sono il punto di riferimento primario dei gruppi associativi sul territorio e offrono ai cittadini diversi servizi, dai punti di lettura ai centri di aggregazione giovanili, e opportunità di partecipazione. Visibilità e vicinanza ai cittadini sono aumentate nelle ultime due legislature”, ha continuato Simona Arletti, “basti pensare ai 30mila utenti che i servizi decentrati di anagrafe hanno avuto nel 2006 rispetto ai circa 10mila del 1998”.
Il coordinatore dei Presidenti Antonio Carpentieri ha presentato la mozione approvata dai Consigli di Circoscrizione, sulla quale il Consiglio comunale si è pronunciato positivamente con il voto favorevole della maggioranza e del consigliere Achille Caropreso, l’astensione di Modena a Colori e il voto contrario di An, Forza Italia e Lega Nord.
“Abbiamo voluto fortemente questo Consiglio Comunale tematico per riflettere sul ruolo che le Circoscrizioni hanno nella partecipazione democratica di questa città”, ha detto Antonio Carpentieri, “e ci sono alcuni elementi sui quali crediamo si possa lavorare, ridefinendo il regolamento delle Circoscrizioni, per migliorare ancora la nostra capacità di lavorare per rispondere ai bisogni dei cittadini. Vorremmo che il ruolo partecipativo delle Circoscrizioni fosse ulteriormente valorizzato attraverso percorsi già consolidati come il bilancio partecipativo. È poi necessario rendere più fluido e frequente il rapporto tra consigli di Circoscrizione e Consiglio comunale per quello che riguarda temi e problemi di interesse dei singoli territori. Chiediamo anche che si adeguino le risorse finanziarie e umane a disposizione per le iniziative dei quartieri, e che si tengano maggiormente presente nel dimensionamento delle Circoscrizioni i dati territoriali e demografici”.
“Sono molto onorata e commossa”: ha detto in apertura del proprio intervento Lina Casarini, primo Assessore al Decentramento istituito dal Comune di Modena nel dicembre 1964, “e mi fa piacere avere fatto parte, con grande passione e impegno, insieme ai tanti altri che c’erano allora, di una storia di decentramento e di un’azione di democrazia partecipata che negli anni continua a dare i propri frutti. Negli anni Sessanta, la nostra città viveva grandi cambiamenti, come il passaggio dall’agricoltura all’industria, e grandi problemi, ad esempio il lavoro domiciliare femminile, ai quali si cercava di dare risposta. Anche i cambiamenti culturali andavano nel senso di favorire la partecipazione, basti pensare che nel 1970 risiedevano a Modena cittadini provenienti da oltre 6000 degli 8000 comuni italiani”. Lina Casarini ha concluso il suo intervento con un ricordo e un omaggio al sindaco Rubes Triva, al quale si è associato l’intera assemblea che ha tributato un lungo applauso.

Si è poi aperto il dibattito consiliare con interventi dei consiglieri Giorgio Prampolini (Ds), Enrico Artioli (Margherita), Ercole Toni (Ds), Achille Caropreso (indipendente), Paolo Ballestrazzi (Modena a colori), Antonio Maienza (Udeur), l’assessore allo Sport Antonino Marino, Andrea Galli (An), Mauro Tesauro (Verdi), Alvaro Colombo (Prc), Andrea Leoni (Forza Italia), Sergio Celloni (Udc), Michele Andreana (Ds), Rosa Maria Fino (Società civile), Sergio Rusticani (Sdi), il presidente della Consulta stranieri Bruno Kindelan Liubets. Hanno poi replicato l’assessore al Decentramento Simona Arletti e il sindaco Giorgio Pighi.