Come avevamo anticipato nel corso dell’ultimo consiglio comunale, il Viceministro Minnitti, rispondendo ad una interrogazione parlamentare dell’On. Tommaso Foti di AN (sollecitata dal sottoscritto), ha dichiarato che i presidi delle forze dell’ordine a Sassuolo “contribuiscono a rendere adeguato il sistema di sicurezza presente sul territorio, mantenendo costantemente elevato il livello dell’azione di prevenzione e di contrasto della criminalità” nonché che il Commissariato di Pubblica Sicurezza, con i suoi 37 agenti effettivi, presenta “un lieve incremento rispetto alle previsioni della pianta organica”.


“L’eventuale assegnazione di ulteriore personale potrà essere valutata – sostiene ancora il Viceministro Minnitti – compatibilmente con le priorità degli altri presidi territoriali, nell’ambito della pianificazione delle risorse disponibili a livello nazionale”, confermando, quindi, che nell’immediato futuro non è previsto l’arrivo di rinforzi al Commissariato di P.S.


Nulla di nuovo sotto il sole, dunque: il Governo Prodi smentisce ancora una volta il centro-sinistra locale, che aveva promesso alla cittadinanza un forte interessamento per l’arrivo di ulteriori agenti, oltre agli 8 giunti a Sassuolo grazie all’ex Ministro Pisanu, su interessamento di AN nel 2006.
A questo punto occorre che la sinistra sassolese si coordini meglio con i propri rappresentanti a Roma e smetta di raccontare favole alla cittadinanza sassolese, specie sotto elezioni, cominciando ad affrontare il tema dell’ordine pubblico e della sicurezza in città con maggiore serietà e non con continui e inutili slogan.

Luca Caselli (Capogruppo AN Sassuolo e Consigliere Provinciale)