La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena è di nuovo al fianco del Comune di Sassuolo in un articolato importante progetto volto a promuovere, in occasione del 150° Anniversario della biblioteca cittadina.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena è di nuovo al fianco del Comune di Sassuolo in un articolato importante progetto volto a promuovere, in occasione del 150° Anniversario della fondazione della Biblioteca pubblica “Natale Cionini”, (il letterato e intellettuale sassolese che così tanta parte ebbe nella crescita culturale della nostra cittadina nel XX° secolo), il ruolo stesso della biblioteca partendo dagli elementi storici che ne hanno segnato l’origine, valorizzando il patrimonio che essa conserva, facendo emergere la fitta rete di relazioni che ne ha caratterizzato la crescita, individuando infine nella biblioteca la protagonista di una progettazione tesa alla promozione dell’identità cittadina.

E’ questo, in sintesi, l’ambizioso obiettivo di un progetto le cui specifiche valenze culturali sono destinate ad avere ricadute sul tessuto e la vita sociale di tutta la comunità. Intorno alla biblioteca pubblica intesa come “valore”, come spazio della lettura, del sapere, dello studio, dell’incontro, della crescita, possono infatti essere sviluppate diverse azioni di rilancio e promozione del patrimonio storico locale.

“Ecco perché – puntualizza Graziano Pattuzzi, Sindaco di Sassuolo – questa importante e simbolica ricorrenza del centocinquantenario dalla fondazione della biblioteca cittadina può diventare, per la comunità di oggi, un’occasione per riscoprire l’appartenenza di questa istituzione alla storia e alla tradizione locale, per conoscere e promuovere il suo ruolo nella comunità di oggi e da qui partire per la progettazione culturale dei prossimi anni”.

“La collaborazione tra Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e Comune di Sassuolo, già sperimentata con successo sul fronte della solidarietà sociale, con i progetti a favore del quartiere Braida, prosegue ora con un progetto culturale qualificato e condiviso tra i due enti – commenta il vice presidente della Fondazione Massimo Giusti – che proporrà a margine dell’anniversario della Biblioteca civica attività teatrali e musicali, conferenze, approfondimenti di natura storica e archivistica, attività per ragazzi e visite guidate al percorso ottocentesco della città, nell’intento di arricchire il panorama culturale del territorio, com’è da sempre negli obiettivi della Fondazione”.

Per l’occasione è stato ideato e realizzato appositamente, con il contributo di una agenzia creativa, un inedito logo che raccoglie, stilizzandole, le linee e i profili degli edifici architettonici e storici più noti della città: campanile e portici di Piazza Garibaldi, Piaggerie, Palazzo Ducale e Chiesa di San Francesco in Rocca.
Unendoli su un unico asse spaziale che suggella così la necessità del mantenimento e di un rilancio forte dell’identità simbolica di Sassuolo nell’era incerta della globalizzazione.

Tale marchio caratterizzerà pertanto trasversalmente tutte le attività, previste dalla programmazione culturale, legate all’ambito del libro e della lettura, come il Premio letterario Città di Sassuolo, il laboratorio di scrittura creativa, gli incontri con l’autore e le presentazioni di libri.
La storia della città di Sassuolo è infatti la storia della crescita di una comunità: crescita economica, crescita culturale, crescita sociale. Un racconto quindi corale, lungo il quale alcuni episodi e date danno voce e significato alle altre, segnando lo sviluppo degli avvenimenti successivi.

Nel Marzo 1857 il consiglio comunale cittadino decise di fondare la prima biblioteca pubblica a Sassuolo. Successivamente alla costituzione di quel primo nucleo ottocentesco, le vicende delle varie ubicazioni di quel fondo librario, videro poi – in estrema sintesi – lo spostamento ai primi del ‘900 della sede bibliotecaria in una stanza attigua alle allora Scuole elementari di viale XX Settembre. Per poi passare durante gli anni ’60, ad una più adeguata localizzazione, con il conseguente aumento del patrimonio librario, degli orari di accesso e consultazione, al secondo piano del cosiddetto grattacielo di Via Pretorio, come ricorderanno molti sassolesi… Sino ad arrivare ai giorni nostri, quando a partire dalla metà degli anni ’80, dopo un importante e lungo intervento di restauro e recupero del complesso delle strutture di servizio del Palazzo Ducale, la Biblioteca fu allora collocata in una prestigiosa sede storica e dove è tuttora ospitata nell’edificio di una delle due Paggerie ducali, che si affaccia su Piazzale della Rosa, di fronte al Palazzo Ducale.

Un cammino che parte dalla nascita della biblioteca, passa per la sua storia, arriva ad oggi, guardando ai progetti in corso e a quelli futuri, come la Biblioteca ragazzi a Villa Giacobazzi o la possibile collocazione della sezione adulti nel Palazzo Ducale: porre la biblioteca – principale istituzione culturale sassolese – al centro di un programma di iniziative, significa fare del tema del sapere, della conoscenza e dei luoghi in cui esse si sviluppano, lo strumento per riflettere e progettare il futuro culturale e sociale della comunità.

“Il taglio che si è voluto dare al biennio delle celebrazioni – ha aggiunto Stefano Cardillo, Assessore alla Cultura – prevede iniziative che utilizzeranno una molteplicità di linguaggi e di approcci intorno al tema della lettura, del libro, del “luogo” biblioteca, iniziative rivolte non solo al pubblico che già accede ai servizi, ma anche a quello che non ne rappresenta l’utenza consolidata. Il progetto si incentra infatti su una campagna di promozione della biblioteca e del libro rivolta a tutta la città, attraverso il coinvolgimento attivo di una molteplicità di soggetti (associazioni culturali che hanno fattivamente contribuito alla realizzazione del programma, scuole, servizi pubblici) e col supporto di una campagna di comunicazione tesa a diffondere sul territorio il logo delle celebrazioni”.

La storia della biblioteca si intreccia dunque ed inevitabilmente con la storia dei luoghi di incontro e di educazione dei gruppi e dei personaggi protagonisti delle vicende cittadine. Ecco quindi l’occasione per scoprire un percorso ottocentesco che permettere di rileggere le tracce di questi luoghi: il ginnasio, il circolo di lettura, la scuola di disegno, la biblioteca pubblica e il cimitero monumentale di S. Prospero.