Il mese dedicato alla prevenzione delle malattie da abuso di bevande alcoliche si conclude domani, sabato 28 aprile (ore 9, sala del Consiglio provinciale, viale Martiri della Libertà 34 a Modena) con un convegno promosso da Provincia, associazione Amici del fegato, Centro studi nutrizione e fegato dell’Ausl e rivolto agli operatori del settore, ma anche ai medici di medicina generale e ai cittadini.

“Vogliamo richiamare all’attenzione dell’opinione pubblica – spiega Maurizio Guaitoli, assessore provinciale alla Sanità – la gravità delle malattie provocate dall’abuso di alcol e dei pesanti costi umani, sociali che la comunità è chiamata a pagare. L’alcol provoca danni fisici, psichici ed è correlato a molti incidenti stradali, ad infortuni sul lavoro e ha gravi ripercussioni a livello familiari e relazionale. Perciò – sottolinea Guaitoli- si tratta di una vera e propria piaga sociale che va prevenuta attraverso la sensibilizzazione, l’informazione, la promozione di corretti stili di vita e la cura”.

“Quotidianamente l’Azienda Usl di Modena – dice Fulvio Fantozzi, direttore della struttura di alcologia dell’area Nord dell’azienda sanitaria – opera per contrastare l’abuso e la dipendenza da alcol attraverso il lavoro dei sette distretti Centri alcologici che nel corse del 2006 hanno seguito 799 alcolisti registrando un progressivo aumento delle persone assistite. Di particolare rilievo anche l’attività dei medici alcologici svolta nella Commissione patenti su cittadini che hanno violato l’articolo 186 del codice della strada. In questo caso specifico si interviene con la creazione di un percorso di assistenza che favorisca il recupero. I centri alcologici – aggiunge Fattozzi – inoltre operano in collegamento con i medici di famiglia e gli ospedali per individuare precocemente le persone che eccedono con l’uso di alcol”.

La prima parte del convegno è dedicata all’inquadramento epidemiologico della realtà nazionale e locale che sarà svolto da Stefano Bellentani, responsabile del Centro studi nutrizione e fegato dell’Ausl di Modena, con dati ricavati dal registro tumori della provincia, dall’Osservatorio provinciale sugli incidenti stradali e dai vari osservatori epidemiologici compreso lo studio denominato Dionysos svolto nel paese di Campogalliano. Seguirà una lettura di un clinico esperto in queste malattie (Mario Salvagnini, gastroenterologo dell’Ospedale S.Bortolo di Vicenza) che da anni lavora nel settore.

Il convegno si conclude con una tavola rotonda coordinata da Nicola Carulli (Università di Modena e Reggio Emilia) con esperti in campo nazionale per delineare strategie per la prevenzione e la terapia: Giovanni Greco, vicepresidente della Società italiana di Alcologia, che illustrerà quale è attualmente la rete dei servizi per la prevenzione e la cure delle malattie alcol-correlate in Italia e nella nostra Regione; Fulvio Fantozzi, direttore della Struttura complessa di alcologia dell’Area Nord dell’Azienda Usl di Modena che parlerà delle novità in campo terapeutico sulla cura del bere patologico; Giovanni Addolorato, dell’Università Cattolica di Roma, Policlinico Gemelli, che illustrerà quali sono le nuove frontiere nella terapia dell’abuso alcolico.